
Il pacchetto di sgravio del bilancio della Confederazione proposto dal Consiglio federale, presentato in gennaio, è stato accolto da una pioggia di critiche. Il governo vuole risparmiare 3,6 miliardi dal 2027. La consultazione sul tema, che termina oggi, mostra che al momento il progetto non ha possibilità di venire approvato. I partiti borghesi e gli ambiti economici sono sicuramente favorevoli a determinate riduzioni di spesa, ma non nelle dimensioni proposte dal Consiglio federale. PS e Verdi si oppongono in toto al progetto. Il Consiglio federale dovrà ora prendere atto della consultazione ed elaborare un messaggio entro l'autunno. Il Parlamento dovrebbe iniziare a dibattere del pacchetto di risparmi nella sessione invernale. Se venisse approvato, il popolo avrebbe in seguito l'ultima parola. L'agenzia Keystone-ATS ha raccolto le principali prese di posizioni sull'argomento.
L'Udc
Il partito accoglie l'idea di risparmiare. "Un programma di taglio delle spese è necessario", ha scritto nella presa di posizione. I democentristi sostengono la maggioranza delle misure proposte, in particolare in ambiti come cultura, tempo libero, ambiente, pianificazione del territorio e cooperazione internazionale. L'UDC si oppone però ai tagli nell'agricoltura e nel traffico stradale. Inoltre, a suo dire non serve intervenire nell'ambito delle entrate: "Lo Stato ha denaro più che a sufficienza".
Il Ps
I socialisti respingono il pacchetto nel suo insieme. Si oppongono fermamente all'aumento delle spese nella difesa a scapito di ambiti come la formazione, la protezione dell'ambiente o ancora la giustizia sociale. Se il Parlamento vuole aumentare le spese per l'esercito, deve garantire il finanziamento aumentando le entrate, sottolinea il partito. Se il progetto di smantellamento venisse adottato nella forma attuale, la struttura delle finanze federali verrebbe modificata e metterebbe in questione il ruolo fondamentale della Confederazione. Il pacchetto di risparmi mette inoltre in discussione decisioni di Parlamento e popolo ed è quindi problematico dal punto di vista democratico, conclude il PS.
Il Centro
Per il Centro, risparmi sono sicuramente necessari. Vista la situazione geopolitica mondiale allo stesso tempo l'esercito ha bisogno di più mezzi finanziari. Oltre a questo, il finanziamento della previdenza va garantito. Si tratta di due ambiti che gravano sulle finanze federali. Il Centro sottolinea però che non bisogna cedere a tagli sproporzionati in singoli settori. Si tratta piuttosto di moderare in modo prudente la crescita dei costi.
Il Plr
I liberali-radicali sostengono una stabilizzazione sostenibile delle finanze federali. "Le entrate della Confederazione sono floride, non c'è quindi un problema di introiti ma piuttosto di spese", hanno scritto nella presa di posizione. Il PLR si oppone a un'imposizione più alta del ritiro del capitale degli istituti di previdenza. Le persone che hanno investito nel secondo e terzo pilastro nel corso degli ultimi decenni non potevano immaginarsi l'incoscienza dei politici attuali.
I Verdi
Gli ecologisti denunciano un Consiglio federale "senza futuro" che vuole far regredire la Svizzera di diversi decenni. "Nucleare, esercito e autostrade piuttosto che protezione del clima, trasporti pubblici e riduzione dei premi malattia", criticano i Verdi. Anziché proporre soluzioni, l'Esecutivo vuole imporre una politica d'austerità a scapito di ambiente, clima e della generazione più giovane. "Con le sue proposte, il Consiglio federale rifiuta ogni investimento nel futuro", ha sottolineato il partito.
I Verdi liberali
I Verdi liberali esigono una definizione chiara delle priorità nelle misure di risparmio. I privilegi di certi settori e le sovvenzioni devono essere soppressi, mentre gli investimenti nel futuro non possono essere rimandati alle calende greche. Il partito accoglie positivamente il principio dello sforzo del Consiglio federale, ma non sosterrà le misure che continuano a sovvenzionare il passato anziché investire nel futuro.
I Cantoni
I governi cantonali giudicano il programma di risparmi estremamente insoddisfacente. Anche se concordano sul fatto che misure sono necessarie, si rammaricano di non essere stati coinvolti nei lavori. Le proposte mettono in pericolo la capacità d'innovazione della Svizzera, spostano semplicemente le spese sui Cantoni e mettono in discussione recenti decisioni del popolo, sottolinea la Conferenza dei governi cantonali.
Il settore agricolo
"No a risparmi sulle spalle dell'agricoltura", scrive dal canto sua l'Unione svizzera dei contadini. Gli agricoltori contribuiscono già oggi all'equilibrio delle finanze dello Stato, spendendo quanto la Confederazione da decenni, mentre le esigenze aumentano. Tenendo conto degli introiti già bassi dei contadini, l'Unione chiede a Governo e Parlamento di rinunciare a risparmi nel settore.
Il settore economico
L'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) accoglie fondamentalmente bene il pacchetto proposto. A suo dire i risparmi dovrebbero interessare in particolare il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Concretamente, l'Usam chiede che le spese per la cooperazione internazionale vengano stabilizzate a 2,5 miliardi di franchi dal 2027. Le spese del DFAE in generale vanno ridotte di almeno l'1%. L'organizzazione è invece contraria a un aumento delle imposte, in particolare se si parla di secondo e terzo pilastro. Non vengono visti di buon occhio nemmeno tagli nella formazione professionale o nel sostegno indiretto alla stampa. Economiesuisse, Unione svizzera degli imprenditori, Swissmem e Associazione Svizzera d'Assicurazioni sostengono "fortemente" il pacchetto di misure. "È il solo modo di rispettare il freno all'indebitamento e di creare un margine di manovra", secondo economisuisse. Viene invece respinto ogni aumento delle imposte, anche in questo caso in particolare se si parla di secondo e terzo pilastro. Una misura simile toccherebbe fette intere di popolazione e indebolirebbe la fiducia nello Stato.