
Il PLR si oppone al pacchetto di risparmio del Consiglio federale e se necessario è pronto a contrastarlo con un referendum. Il governo invece di frenare la continua crescita delle spese federali intende far pagare la classe media tassando maggiormente i prelievi di capitale della previdenza, indica il partito in un comunicato. "Il fatto che il Consiglio federale mantenga la tassa sulla previdenza nonostante la forte opposizione dei cittadini è un affronto. Nei prossimi mesi ci batteremo con tutte le nostre forze in Parlamento affinché questa tassa venga eliminata. Se non ci riusciremo, lanceremo un referendum", ha detto citato nella nota il presidente del PLR Thierry Burkart. Coloro che da decenni risparmiano in vista della loro vecchiaia lo fanno confidando nella stabilità del sistema, scrive ancora il partito, aggiungendo che cambiare le regole del gioco nel bel mezzo della partita è inaccettabile.
Il PS si oppone con tutte le forze
Il PS intende opporsi con tutte le sue forze al pacchetto di risparmio presentato oggi dal Consiglio federale e ai tagli che esso comporta. Questo "pacchetto di smantellamento" ha un impatto sui pensionati, le vittime di violenza, gli apprendisti e le persone provenienti dai Paesi del Sud. Il PS rimprovera la consigliera federale Karin Keller-Suter che, nonostante le critiche espresse durante il processo di consultazione, "persegue senza sosta i suoi tagli a scapito della protezione del clima, dell'uguaglianza e del potere d'acquisto", scrive il partito in un comunicato. Parallelamente a questo programma di risparmio, "che si basa su presupposti errati", il Consiglio federale "spreca miliardi per l'esercito e continua a favorire le grandi imprese e i ricchi con agevolazioni fiscali", s'indigna il PS. I socialisti chiedono anche una riforma del freno all'indebitamento, affinché la Svizzera possa fare "gli investimenti necessari per una Svizzera solidale e per le generazioni future".
I Verdi minacciano un referendum
Le modifiche all'attuale pacchetto di risparmio adottate dal Consiglio federale non soddisfano i Verdi, che mantengono la minaccia di un referendum. Si tratta di un programma di austerità ideologico a scapito del futuro. Karin Keller-Sutter e il Consiglio federale senza futuro continuano a voler ostacolare il clima, ha dichiarato oggi la presidente del partito Lisa Mazzone citata in un comunicato. La protezione del clima e le pari opportunità pagano il prezzo dell'armamento multimiliardario dell'esercito e del pacchetto ideologico di austerità. I giovani dovranno far fronte a ingenti costi aggiuntivi per le università e i trasporti pubblici, ha aggiunto: "I Verdi affonderanno il pacchetto di austerità retrograda del Consiglio federale alle urne, se necessario".
Le critiche dei Verdi Liberali
I Verdi liberali criticano il pacchetto di risparmio adottato oggi dal Consiglio federale, sostenendo che il rinvio degli investimenti nella protezione del clima e dell'ambiente scarica unilateralmente l'onere sulle generazioni future. "Qui non si risparmia. Misure fondamentali vengono rimandate a domani e il prezzo più alto sarà semplicemente sostenuto dalle generazioni future", ha detto, citato in un comunicato, il presidente del partito Jürg Grossen. Nel comunicato, il partito sottolinea in particolare che le misure per il clima e per l'ambiente sono state decise democraticamente e ampiamente sostenute. La protezione del clima è un mandato popolare.
I cantoni non sono ancora soddisfatti
Il pacchetto di misure di risparmio presentato oggi dal Consiglio federale continuerà a comportare un notevole trasferimento degli oneri sui cantoni e sui comuni. Lo pensa la Conferenza dei governi cantonali (Cdc), non interamente soddisfatta delle modifiche apportata dopo la consultazione. I cantoni riconoscono che il governo ha rinunciato in tutto o in parte a singole misure che rientrano nell'ambito del progetto, ha detto, citato in una presa di posizione, il presidente della Cdc Markus Dieth. Secondo l'organo però, servirebbero ulteriori correzioni, dato che nella maggior parte dei settori l'esecutivo ha mantenuto le proprie decisioni. I governi cantonali si impegneranno ora attivamente nella fase parlamentare, prosegue il comunicato. L'obiettivo è quello di raggiungere una soluzione sostenibile per tutti.