Consiglio federale
Pfister alla stampa: "Intendo restare in carica per almeno sette anni"
8 giorni fa
Il neo consigliere federale Martin Pfister, poche ore dopo la sua elezione, ha incontrato per la prima volta la stampa.

Assumo la carica con gioia e rispetto, e accetterò qualsiasi dipartimento mi verrà affidato, ha affermato oggi davanti ai media il consigliere federale eletto Martin Pfister (la ripartizione è prevista per venerdì, n.d.r.), anche se come storico e colonnello dell'esercito ho delle affinità con i problemi legati alla sicurezza. Ad ogni modo, ha affermato Pfister incalzato dai giornalisti - tra l'altro ha dichiarato che intende rimanere nell'esecutivo per almeno sette anni, ossia poco meno di due legislature -, "ho senz'altro voglia di guidare il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), dove posso portare la mia esperienza nell'esecutivo di Zugo e quale alto ufficiale".

"Si tratta di una responsabilità"

Qualora dovesse assumere la direzione del DDPS, ora guidato da Viola Amherd fino al 31 marzo, farò in modo, ha aggiunto Pfister, che la truppa sia ben armata. Si tratta di una responsabilità, ha puntualizzato, che incombe all'intero governo e al parlamento, chiamato a dotare la truppa dei mezzi finanziari necessari affinché sia credibile. Stando a Pfister, in un contesto geopolitico in trasformazione come quello attuale, con una guerra in Europa e i cambiamenti che si delineano a livello transatlantico, la Svizzera deve trovare il proprio ruolo nel rispetto della sua sovranità e indipendenza. Più specificamente, Pfister ha rammentato che la sicurezza della Svizzera dipende anche dai suoi vicini. A suo avviso sono importanti l'interoperabilità, le esercitazioni comuni, e più in generale la cooperazione internazionale, anche per l'acquisto di armamenti. "Credo che in parlamento - ha spiegato - ci sia comprensione per questi aspetti". Quale possibile responsabile della difesa, Pfister sa che dovrà agire con una certa fretta, anche a livello di nomine - capo dell'esercito e dei servizi segreti - per ristabilire la fiducia del parlamento.

Dai rapporti con l'Ue alle critiche espresse dai Verdi

Per quanto riguarda i rapporti con l'Ue, Pfister pensa anche che sia importante stabilizzare la relazioni col maggiore partner commerciale elvetico: a tale riguardo si impegnerà affinché i nuovi accordi negoziati con Bruxelles possano essere accolti anche dal popolo. Interrogato sui timori espressi dai Verdi di uno spostamento a destra del collegio governativo, Pfister ha risposto diplomaticamente che il governo agisce quale collegio e non lavora per compartimenti stagni. Ad ogni modo, "ascolterò tutti, anche gli ecologisti che non sono rappresentati in Consiglio federale", ha promesso. "È ciò che fa il successo di un esecutivo", ha sottolineato. In generale, dopo aver ringraziato il parlamento per la fiducia accordatagli, Pfister ha sostenuto che si impegnerà per il benessere del Paese nel rispetto della collegiale, e per una Svizzera sociale e liberale.