
Proteggere meglio dai pesticidi l'acqua potabile e le acque superficiali. È l'obiettivo della revisione dell'ordinanza in materia, approvata oggi dal Consiglio federale. Entrerà in vigore il prossimo primo febbraio.
Criteri in gioco
Nel documento vengono definiti i criteri per stabilire quando deve essere controllata l'omologazione di un pesticida, precisa il governo in una nota. In primo luogo il carico eccessivo deve essere constatato nell'arco di un anno in almeno tre Cantoni. In seguito, i valori limite devono essere superati in almeno due di cinque anni consecutivi. Per finire l'inquinamento deve essere accertato in oltre il 5% delle stazioni di misurazione delle acque potabili o in almeno il 10% di quelle delle acque superficiali (fiumi e laghi).
Cosa prevede l'ordinanza
La normativa interessa tutti i pesticidi provenienti dallo smaltimento delle acque urbane e dall'agricoltura, come i biocidi e prodotti fitosanitari. Adempie un'iniziativa parlamentare volta a ridurre i rischi dei pesticidi nelle acque, ricorda l'esecutivo nella nota, aggiungendo che pur non trattandosi formalmente di un controprogetto indiretto alle iniziative sui pesticidi e sull'acqua potabile, ne riprende alcuni aspetti importanti. L'ordinanza rivista prevede pure che i piazzali dove vengono riempiti o puliti gli spruzzatori di prodotti fitosanitari, dai quali queste sostanze altamente concentrate possono essere dilavate e inquinare le acque, devono essere controllati dai Cantoni una prima volta al più tardi entro il 31 dicembre 2026 e successivamente almeno una volta ogni quattro anni. Se durante le operazioni di controllo si riscontrano delle lacune, queste devono essere colmate immediatamente. Il progetto di revisione sottoposto a consultazione dal 14 aprile al 10 agosto 2022 prevedeva anche che i Cantoni accelerassero la delimitazione delle zone di protezione delle acque. Questa disposizione è stata scorporata dopo la consultazione e diventa parte integrante di altri mandati conferiti dal Parlamento volti a rafforzare la protezione delle acque sotterranee, conclude il governo.