Turismo
Pernottamenti in crescita a giugno, in Ticino registrato un +4.2%
©Chiara Zocchetti
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Ats
2 giorni fa
A livello nazionale la crescita su base annua è stata dell'1.8%. In aumento i clienti svizzeri, mentre i turisti più numerosi sono stati quelli statunitensi, davanti a tedeschi e britannici.

È proseguito anche in giugno il momento di slancio del turismo in Svizzera, mese in cui si è registrato un nuovo aumento dei pernottamenti. Al giro di boa di metà anno, il settore alberghiero è sulla buona strada per battere il record messo a segno nel 2024. Stando alla cifre diffuse oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), in giugno i pernottamenti sono cresciuti su base annua dell'1,8% a 4,15 milioni. Non si tratta di una sorpresa, dato che le stime pubblicate nelle scorse settimane anticipavano già una tale tendenza.

Dal turismo interno alla top 3 degli stranieri

L'incremento percentuale è stato particolarmente spiccato per quel che concerne la clientela svizzera, che ha messo a segno un +3,0% a 1,89 milioni di notti. Dal canto loro, per gli ospiti stranieri è stata annotata una progressione dello 0,9%, a 2,26 milioni, rispetto a giugno 2024. Nel dettaglio, i turisti più numerosi sono stati gli statunitensi (477'411), davanti a tedeschi (353'943) e britannici (149'727). Completano la top five francesi (110'322) e italiani (66'157).

In Ticino registrato un +4.2%

A livello regionale, in giugno il Ticino ha messo a referto 284'623 pernottamenti, vale a dire un rialzo del 4,2% su base annua. La crescita più sostenuta è però quella dei Grigioni (+11,8% a 387'286). Per tutte le aree prese in considerazione si osserva un'evoluzione positiva, tranne che per la regione di Zurigo, quella di Berna e Ginevra.

Un semestre positivo

Finora, ad eccezione di febbraio (-2,8%), nel 2025 il settore alberghiero elvetico ha registrato un aumento dei pernottamenti in ogni mese: in gennaio del 3,5%, in marzo dello 0,3%, in aprile del 4,4% e in maggio dell'1,7%. Complessivamente, nel primo semestre i turisti provenienti dall'estero hanno contribuito con 10,4 milioni di notti, pari a una crescita del 3,0%. La domanda indigena (10,0 milioni) è invece leggermente scesa (-0,3%) nel paragone su dodici mesi. Considerando i primi sei mesi, i pernottamenti (20,4 milioni) sono cresciuti dell'1,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Vi sono quindi tutte le carte in regola per superare il primato raggiunto lo scorso anno, quando in totale i pernottamenti erano stati 42,8 milioni.