Svizzera
Pericoli naturali, ecco le zone più a rischio in Svizzera
© Canton Berna
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Keystone-ats
4 ore fa
Le aree a rischio sono particolarmente numerose nei cantoni di montagna, come Berna, Vallese, Grigioni e Ticino. Stando a uno studio della Zürcher Kantonalbank anche una casa su sei è minacciata da un pericolo naturale.

Inondazioni, colate detritiche, cadute di massi: numerosi insediamenti in Svizzera si trovano in una zona a rischio. Le carte interattive dei pericoli naturali della Confederazione sono state concepite per aiutare la popolazione a proteggersi da questi rischi. Molte aree minacciate sono costantemente monitorate. In molti luoghi sono stati istituiti anche sistemi d'allerta precoce. "La frana di Randa, nella valle vallesana del Mattertal, nel 1991 è stata la vera nascita della prevenzione dei pericoli naturali in Svizzera", ha dichiarato il geologo e mineralogista bernese Hans-Rudolf Keusen all'agenzia di stampa Keystone-ATS. In seguito a questa catastrofe i Cantoni sono stati obbligati a redigere delle carte dei pericoli. La prevenzione in Svizzera è ormai molto avanzata.

I punti caldi nell'Oberland bernese

Le aree a rischio sono particolarmente numerose nei cantoni di montagna. Nell'Oberland bernese, ad esempio, l'attuale "punto caldo" è vicino a Kandersteg, sul fianco del Doldenhorn, nei pressi dello Spitze Stein. Da diversi anni sono in movimento svariati milioni di tonnellate di roccia. I distacchi si verificano di continuo. A differenza della Lötschental, la zona di pericolo si trova al di fuori dell'area di insediamento e non sopra un ghiacciaio. Gli esperti ritengono improbabile che i tre "pacchetti rocciosi" instabili si stacchino tutti insieme: è più probabile uno scenario con più distacchi. Ciò potrebbe causare lo sbarramento del torrente Oeschibach. Lo Spitze Stein viene monitorato attentamente da diversi anni, in modo da poter allertare per tempo la popolazione e se necessario evacuarla. Negli ultimi anni sono pure state attuate ampie misure di protezione delle acque dell'Oeschibach. Le autorità hanno emanato una cosiddetta zona di pianificazione sull'area a rischio fino al villaggio, in cui vigono restrizioni, in particolare per l'edilizia.

Zone a rischio anche nei Grigioni

Pure nei Grigioni in alcuni punti c'è il rischio di caduta di massi e frane. Il caso più noto è attualmente quello di Brienz. I circa 80 abitanti del villaggio della valle dell'Albula sono stati evacuati in novembre a causa della minaccia di una valanga di roccia. L'intera montagna che sovrasta il villaggio viene monitorata intensamente da anni e secondo il Comune di Albula/Alvra, di cui Brienz fa parte, è il "pendio meglio monitorato d'Europa". Già nella primavera del 2023, circa 1,2 milioni di metri cubi di detriti si erano staccati e fermati a poca distanza dall'insediamento. Anche in quel caso tutti i residenti erano stati evacuati tempestivamente.

Che ciò non sia sempre possibile è dimostrato dall'esempio della frana di Bondo, in Val Bregaglia. L'incidente sul Piz Cengalo ha causato otto vittime nel 2017, quando circa tre milioni di metri cubi di roccia si sono staccati sul suo versante settentrionale. A titolo di confronto, a Blatten sono stati 3,5 milioni. La montagna è ancora in movimento e nella valle sono state adottate ampie misure di protezione.

Guardando la mappa interattiva dei pericoli del Canton Grigioni si scopre che ci sono numerose altre aree con un rischio considerevole di caduta massi e di frane. Tra queste, Thusis, Andeer, Sufers, Splügen, Savognin, Mulegns, in Engadina vicino a Pontresina e Samedan, a Susch, Lavin e Zernez, a Poschiavo, Bregaglia e Mesolcina, nell'Oberland grigionese e a Felsberg, vicino a Coira.

La situazione in Ticino

Anche in Ticino vengono monitorate diverse aree a rischio, tra cui i Denti della Vecchia, che sovrastano la Capriasca e di cui circa tre settimane fa è franata un'intera parte. Le aree a rischio comprendono anche parte dell'alta Valcolla, dove la strada cantonale è stata chiusa al traffico per il rischio di frane. Inoltre è costantemente monitorata la regione del Locarnese, con la Val Bavona e la Vallemaggia devastate un anno fa.

Frane e smottamenti nelle Prealpi

Nelle Prealpi il rischio più probabile è quello di frane e smottamenti. Ad esempio, la situazione nell'area di Hinterbergen/Gassrübi a Vitznau (LU), a rischio scivolamento, rimane tesa. Nel giugno 2024 lì si è verificato un grande smottamento: si sono staccati 300'000 metri cubi di terra e roccia ed è stato necessario evacuare otto fattorie.

Nel canton Svitto, da tempo sono sotto osservazione per il potenziale rischio di frane il Rossberg vicino a Goldau e lo Schwarz Stock nella Muotatal. Finora non ci sono segni di un possibile evento importante, afferma il geologo Lukas Inderbitzin dell'Ufficio cantonale per le foreste e la natura.

Gravi inondazioni

Negli ultimi decenni in Svizzera sono aumentati i casi di maltempo caratterizzati da forti precipitazioni. Alla fine dello scorso giugno, in Ticino, Mesolcina e Vallese hanno causato enormi danni a edifici, aziende e vie di comunicazione. Complessivamente hanno perso la vita almeno dieci persone.

In agosto, il Milibach ha rotto gli argini e ha devastato una parte del paese di Brienz, nell'Oberland bernese. Indimenticabile anche la devastante colata di fango nella stessa località nell'agosto 2005, che aveva causato ingenti danni a edifici e infrastrutture e diverse vittime.

Nel canton Uri sono le inondazioni a causare i danni maggiori, come dimostrano gli eventi del 1977, 1987 e 2005. Secondo le autorità, il rischio di cadute di massi e frane è monitorato da un sistema che avverte sugli eventi maggiori. La situazione è costantemente monitorata in una cinquantina di punti del cantone.

Molte case in zone a rischio

In Svizzera, una casa su sei è minacciata da un pericolo naturale: è la conclusione a cui è giunta la Zürcher Kantonalbank in un'analisi delle carte cantonali dei pericoli pubblicata in aprile. Il livello di rischio è per lo più basso o medio. Tuttavia, un edificio residenziale su 125 si trova in zone a rischio significativo. Il pericolo principale è rappresentato dalle inondazioni, ben prima degli smottamenti. Le case in zone a rischio sono particolarmente numerose nel canton Glarona: quasi la metà degli edifici residenziali è esposta ad almeno un pericolo naturale. Seguono il Vallese (36%), Svitto (30%), Grigioni (29%) e San Gallo (27%).