Svizzera
Per Roche i prezzi dei nuovi farmaci vanno aumentati
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Il CEO di Roche, Thomas Schinecker, avverte: senza un adeguamento delle tariffe la Svizzera rischia di perdere investimenti, ricerca e nuovi posti di lavoro.

I prezzi dei nuovi farmaci in Svizzera vanno aumentati. A sostenerlo è il CEO di Roche Thomas Schinecker, in un’intervista pubblicata dalla SonntagsZeitung e da Le Matin Dimanche.

A rischio il lancio di nuove terapie

Secondo Schinecker, "rifiutare una remunerazione adeguata (...) metterebbe automaticamente a rischio il lancio di nuove terapie". A suo avviso, la Svizzera è "il Paese che ha di più da guadagnare e di più da perdere", anche perché le entrate fiscali generate dall’industria farmaceutica superano la spesa per i farmaci innovativi.

Il riferimento agli Stati Uniti

Il CEO avverte che, se la Svizzera non si allineasse al sistema di riferimento statunitense, Roche potrebbe registrare un fatturato inferiore, ridurre gli investimenti in ricerca, versare meno imposte e creare meno posti di lavoro. Gli Stati Uniti, spiega, si aspettano che Paesi come la Svizzera contribuiscano in modo più equo al finanziamento dell’innovazione e del progresso medico, in proporzione alla loro forza economica.

Prezzi e negoziati commerciali

Schinecker prevede che i prezzi delle nuove terapie evolveranno progressivamente nei prossimi anni e non esclude che il tema entri nei negoziati doganali tra Svizzera e Stati Uniti. Le terapie già presenti sul mercato non subiranno invece rincari.

Un nuovo modello tariffale

Sul fronte politico, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider si è detta aperta a discutere un nuovo modello tariffale, precisando però che non tutti i prezzi aumenteranno. Ha inoltre assicurato che gli svizzeri non dovranno compensare una riduzione dei prezzi dei farmaci negli USA con un aumento dei premi. Nei giorni scorsi, ricordiamo, 9 gruppi farmaceutici, tra cui Genentech - controllata di Roche - e Novartis, hanno raggiunto un accordo con il governo statunitense per una riduzione dei prezzi dei farmaci negli USA. In cambio dei ribassi e di investimenti sul territorio americano, le aziende saranno esentate dai dazi doganali per tre anni.

"Non sono i farmaci a far salire i premi"

Infine, Schinecker respinge il legame tra farmaci innovativi e aumento dei premi: "Ogni abitante spende in media 37 franchi al mese". Anche azzerando questi costi, conclude, i problemi legati alla spesa sanitaria resterebbero.