
Per poter costruire una capanna sull'albero per loro figlia i genitori di una ragazzina di Therwil (BL) sono andati fino al Tribunale federale (TF). I giudici della corte suprema con sede a Losanna hanno però confermato il parere delle autorità cantonali, secondo le quali è necessaria una licenza edilizia.
Nell'amena località di campagna situata 8 km a sud di Basilea, i genitori avevano costruito una piattaforma di circa 2,5 x 3 metri su un albero situato in un'area senza destinazione speciale, in prossimità di una zona residenziale dove vive la coppia di "imprenditori edili".
L'amministrazione comunale nell'agosto del 2018 ha denunciato al cantone la costruzione, effettuata apparentemente con il permesso del proprietario del terreno. L'ispettorato dell'edilizia ha quindi proibito loro di proseguire i lavori, sotto minaccia di una pena. Avrebbero dovuto presentare una domanda di costruzione o smantellare quanto già costruito. Non hanno fatto né l'uno né l'altro: hanno preso la via legale e chiesto la revoca del blocco edilizio.
Secondo la autorità cantonali, poiché l'albero si trova in una zona di riserva, si applicano le norme per la zona non edificabile. Ciò significa che entrano in vigore le disposizioni per l'edilizia della zona agricola e le conseguenti eccezioni per gli edifici al di fuori delle zone edificabili previste dalla legge sulla pianificazione territoriale.
In una sentenza pubblicata oggi, il TF ha avallato questa visione e ha scartato ogni relazione con l'uso agricolo, in quanto la capanna serve come "attività ricreativa".
La suprema corte ha però lasciato aperta una questione: sapere se una capanna sull'albero sia compatibile con la legge sulla pianificazione del territorio. Questo aspetto legale è quindi ancora aperto ai genitori quale via di reclamo.
(Sentenza 1C_166/2019 del 17.07.2019)
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