
Per far fronte alla penuria di alcuni farmaci, un fenomeno mondiale che non riguarda solo la Svizzera, il Consiglio federale ha deciso oggi di istituire un gruppo di lavoro interdisciplinare che dovrà formulare raccomandazioni in materia entro la fine dell’anno. Incaricati del compito sono il Dipartimento federale dell’interno e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, si legge in una nota odierna. Base di discussione: un rapporto stilato dall’Ufficio federale della sanità pubblica in collaborazione con Swissmedic, la Farmacia dell’esercito e l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE) sulla base del quale è stato redatto un catalogo di misure volte a risolvere i problemi di penuria in situazione normale.
Banca dati
Già nel 2016 un documento simile proponeva una serie di provvedimenti che per la maggior parte sono state attuate, senza però sortire l’effetto auspicato. Da qui la decisione di riesaminare la situazione. Dal documento si evince che, per comprendere meglio le cause dei problemi di approvvigionamento, è necessario poter contare su una visione d’insieme sistematica delle penurie e, in primo luogo, su una banca dati più efficace. Infatti non esiste ancora una panoramica globale del fenomeno per quanto attiene ai medicamenti principali. Occorre inoltre precisare subito una serie di definizioni, affinché si possa rispondere ad alcune domande importanti: “In quali circostanze si parla di difficoltà di approvvigionamento di medicamenti e quando invece di interruzioni delle forniture?”. Oppure: “Quali sono i medicamenti essenziali per garantire l’approvvigionamento della popolazione svizzera?”. Allo stesso modo, bisogna chiarire il prima possibile il ruolo dei vari attori che si adoperano per garantire un approvvigionamento sicuro e ordinato.
Coinvolgere lo Stato?
A livello nazionale, il rapporto propone di passare al vaglio una serie di misure riguardanti l’approvvigionamento dei principali medicinali indispensabili: incentivi per i fabbricanti, un accesso agevolato al mercato svizzero e una migliore gestione delle scorte obbligatorie. In ultima analisi, per ovviare a penurie gravi si potrebbero valutare un approvvigionamento o una produzione diretti per mano della Confederazione. Considerata la portata mondiale delle difficoltà di approvvigionamento di farmaci, la Svizzera non potrà risolvere questo problema da sola. Il rapporto sottolinea inoltre quanto sia importante per il nostro Paese impegnarsi nel quadro di iniziative internazionali promettenti.
Le cause della penuria
Le difficoltà di approvvigionamento di farmaci sono sempre più frequenti e non riguardano solo la Svizzera. Sono imputabili a vari fattori, stando al comunicato governativo, come i problemi di distribuzione, la penuria di principi attivi, le interruzioni della produzione, un improvviso consumo eccessivo a fronte di una limitata capacità di fabbricazione, nonché problemi legati alla qualità del prodotto finale o al confezionamento. In Svizzera queste difficoltà riguardano soprattutto i medicinali che agiscono sul sistema nervoso (analgesici, antidepressivi, antiepilettici).
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