
In futuro, le autorità di perseguimento penale svizzere saranno autorizzate a trattare i dati dei passeggeri aerei. Lo prevede una nuova legge - adottata dal Parlamento a marzo - volta a contrastare il terrorismo e altre gravi forme di criminalità. La normativa dovrebbe entrare in vigore presumibilmente entro la fine del 2026. In occasione della sua seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato l'accordo tra la Svizzera e l'Unione europea (UE) sul trasferimento dei dati dei passeggeri aerei (Passenger Name Record, PNR). L'intesa disciplina in particolare l'inoltro dei PNR dalle imprese di trasporto aereo europee alla Svizzera, il loro trattamento da parte della Confederazione e lo scambio di informazioni tra le unità nazionali responsabili del trattamento dei PNR, indica una nota governativa.
Cosa cambia
Le imprese di trasporto aereo elvetiche trasmetteranno così i dati sui passeggeri agli Stati UE sulla base della nuova legge sui dati dei passeggeri aerei (LDPA). Come detto, lo scopo dello scambio delle informazioni è contrastare in modo più efficace il terrorismo e altri crimini gravi. Secondo le nuove disposizioni, il trattamento dei dati - come nome, indirizzo, itinerario dei viaggiatori - sarà affidato all'Unità d'informazione dei passeggeri (UIP), che verrà istituita presso l'Ufficio federale di polizia (fedpol).
L'iter
I negoziati relativi all'accordo tra la Commissione europea e la Svizzera sono iniziati a Bruxelles il 21 marzo 2024 e si sono conclusi a livello tecnico il 20 giugno 2025. Il testo è stato parafato il 7 ottobre 2025 a Bruxelles dai rappresentanti di fedpol e della Commissione UE. Berna e Bruxelles lo potranno firmare non appena saranno completati anche nell'Unione europea i relativi procedimenti interni, il che avverrà presumibilmente nel corso della primavera 2026. L'entrata in vigore dell'accordo è prevista a inizio 2027 dopo quella della LDPA, viene ancora precisato.
