
No a uno stato "Grande Fratello", no a una banca dati inutile e rischiosa: un comitato interpartitico composto di giovani di destra e sinistra raccomanda di respingere l'introduzione del passaporto biometrico in Svizzera in occasione della votazione del 17 maggio. "Siamo cresciuti con internet, siamo la 'generazione Facebook', e proprio per questo sappiamo come queste tecnologie siano diventate incontrollabili e pericolose", ha detto oggi il presidente della Gioventù socialista, Cédric Wermuth, in una conferenza stampa a Berna. Le sezioni giovanili di PS, UDC, Verdi, PLR e PEV (questi ultimi due contro il parere dei propri partiti) non si oppongono in generale alla tecnologia biometrica, ma sono contrari a una banca dati centralizzata che riunisca i dati registrati nei nuovi passaporti. Essi hanno messo in guardia in particolare contro i rischi di pirateria informatica di un sistema giudicato poco sicuro da diversi esperti. Ogni tecnologia, per quanto elaborata e assicurata, può essere violata da un hacker, ha affermato Roman Rutz, copresidente dei giovani evangelici. ATS
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