
Un blocco del gas russo preoccupa il consigliere federale Guy Parmelin. “Questo settore acquista gas in tutta Europa, non solo in Russia”, ha spiegato il ministro vodese, responsabile dell’economia, in un’intervista alla trasmissione EcoTalk sulla Srf. Tuttavia, in Svizzera “per il gas non esistono riserve obbligatorie” sulle quali fare affidamento in caso di penuria. Nemmeno lo Stato, secondo Parmelin, potrebbe intervenire, in quanto l’acquisto e la distribuzione di gas sono di competenza di società private.
Rinnovabili per maggiore indipendenza
“La Svizzera è totalmente dipendente dall’estero per le importazioni di petrolio e gas”, ha dichiarato Parmelin. “È molto tempo che vorremmo ridurre la nostra dipendenza energetica, puntando per esempio sulle fonti rinnovabili”, presenti naturalmente anche nella Confederazione. “Questo però richiede tempo”.
Petrolio, situazione migliore
Il consigliere federale Udc è invece più tranquillo sull’approvvigionamento in petrolio per il quale, a differenza del gas, esistono delle riserve statali obbligatorie. Inoltre, la popolazione potrebbe contribuire abbassando, anche solo di un grado, i riscaldamenti in inverno.
Embargo al petrolio?
Il prossimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia conterrà forse anche l’embargo al petrolio russo. “Di principio, il Consiglio federale ha deciso di adottare le sanzioni che vengono decise dall’Unione europea. Comunque, ogni misura viene analizzata singolarmente” prima di essere adottata, precisa Parmelin.
Lavori in corso
Parmelin lanciava l’allarme su una possibile penuria energetica già lo scorso autunno. Nel frattempo, la realizzazione di piani per stabilire priorità in caso di emergenza è ancora in corso.
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