Svizzera
Parlamento, l’assenza per paternità sarà giustificata
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Il Consiglio nazionale ha modificato oggi il suo Regolamento, la Legge sulle indennità parlamentari e la relativa ordinanza. Adesso tocca agli Stati

Anche i parlamentari devono poter beneficiare dell’indennità di paternità. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale. Attualmente i neo papà assenti non hanno diritto alle indennità poiché la loro assenza è considerata “ingiustificata”. Il caso era stato sollevato recentemente dalla stampa romanda. Il quotidiano vodese 24 Heures aveva ricordato come dal 1° gennaio 2021 tutti i padri hanno diritto a due settimane di congedo dopo la nascita del figlio, ad eccezione di quelli che si trovano “in un luogo popolato da irriducibili”.

Una storia curiosa
Il caso è curioso, poiché come ricordato dal foglio vodese, sono stati proprio coloro che hanno elaborato il compromesso sul congedo paternità a dimenticarsi di esservi inclusi. “È la dimostrazione che chi dice che i parlamentari fanno le leggi per loro stessi e non per la popolazione ha torto”, ha detto a 24 Heures Philippe Nantermod (PLR/VS), consigliere nazionale e padre di un bambino piccolo. Il caso è emerso nella sessione di giugno dello scorso anno, sei mesi dopo l’entrata in vigore del congedo di paternità. Baptiste Hurni (PS/NE), consigliere nazionale, diventa papà per la prima volta. Decide di prendersi i suoi dieci giorni di congedo paternità. Ma per il neocastellano il risveglio è brutale: come rivelato all’epoca da ArcInfo, Hurni è considerato “assente ingiustificato” e di conseguenza non ha diritto alle indennità parlamentari.

Modificato il regolamento
Questa situazione dovrebbe ben presto appartenere al passato, il Consiglio nazionale ha modificato oggi il suo Regolamento, la Legge sulle indennità parlamentari e la relativa ordinanza. Se anche gli Stati faranno altrettanto, l’assenza per paternità in futuro sarà un valido motivo per figurare negli elenchi delle votazioni come “scusato”. In tal caso si avrà diritto all’indennità giornaliera. Le modifiche citate sono contenute in un più ampio dossier che mira a migliorare la capacità d’intervento del Parlamento in situazioni di crisi. Il relatore commissionale Damien Cottier (PLR/NE) ha ammesso che le due cose non sono assolutamente legate. “È stata scelta questa via per velocizzare le cose”, ha precisato il neocastellano.

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