
Oggi a Berna i capi negoziatori della Svizzera e dell’Unione europea (UE) Patric Franzen e Richard Szostak, insieme ai co-negoziatori svizzeri degli uffici federali competenti, hanno parafato gli accordi del pacchetto Svizzera-UE. Con la parafatura si conclude formalmente il processo negoziale con l’Unione Europea. Il Consiglio federale deciderà prima dell’estate se approvare gli accordi, avviare la procedura di consultazione e pubblicherà i testi.
Cos'è la parafatura
Nel dicembre del 2024 il Consiglio federale ha preso atto “con soddisfazione” della conclusione materiale dei negoziati tra la Svizzera e l’UE e ha adottato le misure necessarie per arrivare alla finalizzazione formale dei testi (controllo giuridico e traduzione). La versione originale inglese dei testi degli accordi è stata parafata oggi a Berna dai capi negoziatori della Svizzera e dell’UE, Patric Franzen e Richard Szostak, e dai co-negoziatori svizzeri degli uffici federali interessati. La parafatura consiste nell’approvazione del testo di un trattato tramite l’apposizione delle iniziali (parafe). In questo modo i negoziatori confermano che il testo corrisponde ai risultati dei negoziati.
L'EUPA
L’Accordo sui programmi UE (EUPA) è stato già parafato il 2 aprile a Bruxelles dai capi negoziatori della Svizzera e dell’UE. Nella seduta del 9 aprile l'Esecutivo ha approvato l’EUPA e ha autorizzato il consigliere federale Guy Parmelin a firmarlo nel novembre del 2025. La firma consentirà alla Svizzera di partecipare retroattivamente come Stato associato ai programmi Orizzonte Europa, Euratom ed Europa Digitale dal 1° gennaio 2025.
I prossimi passi
L’Esecutivo deciderà prima dell’estate se approvare gli accordi parafati oggi e avviare la procedura di consultazione sul pacchetto, che mira a stabilizzare e sviluppare la via bilaterale. Gli accordi sono in corso di traduzione nelle lingue ufficiali della Confederazione. Il Consiglio federale pubblicherà la versione originale degli accordi insieme alle traduzioni e alle misure legislative nazionali come parte della documentazione per la consultazione. Fatta salva la decisione del Governo, la firma degli accordi è prevista per il primo trimestre del 2026.