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Orizzonte Europa, la partecipazione della Svizzera deve ancora essere negoziata
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Ats
2 giorni fa
Le condizioni per la partecipazione dei paesi terzi non sono ancora note. Non appena saranno conosciute, la SEFRI esaminerà la possibilità di partecipazione. Un eventuale messaggio al Parlamento è previsto per il 2027.

La segretaria di Stato Martina Hirayama accoglie con favore il previsto aumento del budget della Commissione europea per la ricerca e l'innovazione. La partecipazione della Svizzera alla prossima generazione del programma quadro Orizzonte Europa (spesso designato con la denominazione inglese "Horizon Europe") deve ancora essere negoziata. "La proposta della Commissione europea dimostra che la ricerca e l'innovazione svolgono un ruolo strategico più importante che mai. Il fatto che l'UE continui a puntare sull'eccellenza è un vantaggio anche per la Svizzera", ha dichiarato oggi in un'intervista telefonica a Keystone-ATS Hirayama.

I dati

Ieri e oggi la segretaria di Stato ha partecipato a un incontro informale dei ministri dell'UE della ricerca e dell'innovazione tenutosi a Copenaghen (Danimarca). La commissaria europea responsabile, la bulgara Ekaterina Zaharieva, ha presentato i dati chiave per la futura generazione di programmi. Per gli anni dal 2028 al 2034, l'esecutivo europeo ha previsto 175 miliardi di euro (163 miliardi di franchi al cambio attuale) per Orizzonte Europa. Per l'attuale programma quadro (2021-2027), il budget è di 93,5 miliardi di euro. "Non si tratta di un lusso, ma di una necessità", ha dichiarato Zaharieva in una conferenza stampa dopo il vertice informale.

Necessario un accordo con l'UE

Dall'inizio di quest'anno, la Svizzera è stata associata a Orizzonte Europa come paese terzo. Ciò significa che i ricercatori elvetici possono richiedere finanziamenti per la ricerca. Per poter partecipare alla prossima generazione di programmi è necessario un accordo con l'UE. Ma le condizioni per la partecipazione dei paesi terzi non sono ancora note, ha indicato Hirayama. Non appena saranno conosciute, la SEFRI esaminerà la possibilità di partecipazione. Un eventuale messaggio al parlamento è previsto per il 2027.

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