
La maxi-operazione coordinata dalla direzioni distrettuali antimafia di Milano, Livorno e Reggio Calabria aveva portato all’arresto di 104 persone, delle quali 6 residenti in Svizzera, indagate a vario titolo per associazione mafiosa, spaccio e traffico di armi. Ora, ha confermato l’Ufficio federale di giustizia alla RSI, tre cittadini italiani, hanno accettato la proceduta di estradizione.
Un gerente di un pub residente in Ticino
Uno è un gerente di un pub, 59enne residente con permesso B nel Luganese. Pub dove lavorava come cameriere l’altro indagato in Ticino, un 41enne arrivato nell’aprile 2017 e titolare di un permesso G. Quest’ultimo, secondo gli inquirenti, gestiva effettivamente il traffico di stupefacenti e di armi. Il gerente, invece, si occupava del movimento del denaro, frutto dei traffici illeciti, operava per conto del 41enne e fungeva da autista personale e uomo di fiducia.
Un residente nei Grigioni e nel canton San Gallo
Per quanto riguarda gli altri due ad aver accettato l’estradizione, uno è residente nei Grigioni e l’altro nel canton San Gallo. Quest’ultimo e il residente in Ticino sono già stati consegnati alle autorità italiane.
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