Svizzera
“Omicron continua ad avanzare”
Screenshot YouTube
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Redazione
4 anni fa
A causa delle quarantene si segnala mancanza di personale negli ospedali. Hurst: “Ridurre i contatti”. Di Gallo: “Vaccinazione importante anche per i piccoli”

“Omicron determina l’epidemia”. Così si è espresso Patrick Mathys, capo della Sezione gestione delle crisi dell’UFSP nel corso dell’aggiornamento settimanale sulla situazione pandemica. “La diffusione di questa variante continua ad avanzare rapidamente. Probabilmente solo nel corso della settimana verranno ricevuti dati realmente affidabili”. E a propositi di dati, in merito all’errore commesso ieri nel conteggio dei positivi, Mathys si è detto dispiaciuto, affermando che “può succedere di commettere degli sbagli, ma in futuro si cercherà di evitarlo”.

Attualmente, in media, ogni giorno si contano circa 80 nuovi ricoveri per coronavirus. Negli ospedali ci sono fra le 300 e le 320 persone in cure intense, per un grado di occupazione del 40%. “La situazione negli ospedali sta andando relativamente bene”, sottolinea Mathys. Ci si può però aspettare che “i numeri aumenteranno di nuovo, e tanto” continua Mathys. Ci dovrebbe essere anche un aumento delle unità di terapia intensiva, anche se i numeri sono attualmente stabili o addirittura in leggero calo.

A causa del’aumento dei casi, per la prima volta in un giorno è stato superato il limite dei 20’000 casi. “E il processo di infezione accelera di nuovo”.

Limitare i contatti
“Ci vuole uno sforzo da parte di tutti per rallentare la diffusione di Omicron. In particolare, si dovrebbe limitare il maggior numero possibile di contatti e attenersi alle altre misure di protezione”, continua Mathys.

Mancanza di personale negli ospedali
“A causa dell’isolamento e della quarantena, gli ospedali ora accusano una perdita”, spiega il medico cantonale Rudolf Hauri. La quarantena ridotta, da dieci a sette giorni, adottata da alcuni cantoni, potrebbe aiutare in questo senso, ma non sarebbe sufficiente.

Rischio per le persone non vaccinate come nella seconda ondata
A livello di percentuale di vaccinati, la vicepresidente della task force Samia Hurst afferma che ora più della metà della popolazione mondiale è stata vaccinata e la vaccinazione “offre una protezione”. Per le persone non immunizzate, invece, il rischio di una malattia grave è ancora molto alto. “Un rischio pari a quello della seconda ondata”.

Questa ondata potrebbe pesare di più
“Questa ondata potrebbe pesare di più su tutti”, avverte Hurst. Non riguarda infatti solo gli ospedali, ma anche altre aziende. Questo perché molte persone potrebbero ritrovarsi in quarantena. “Dobbiamo ridurre i contatti, ciò comprende ulteriori misure quali mascherine, igiene, distanza. Così possiamo contrastare la nuova variante”.

“Bambini saranno gravemente colpiti dall’onda Omicron”
Secondo Alain Di Gallo, pediatra, “i bambini saranno gravemente colpiti dall’ondata omicron”. I numeri sono aumentati e servono “misure nelle scuole per limitare la circolazione del virus ed evitarne la chiusura”. Misure quali una ventilazione adeguata. Oltre a ciò, anche test regolari e mascherine sono importanti per interrompere la trasmissione. “I test dovrebbero essere eseguiti almeno una volta, preferibilmente due o anche tre alla settimana. E i bambini con sintomi dovrebbero rimanere a casa”, rincara Di Gallo. Inoltre, “la vaccinazione è importante anche per i bambini”.

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