Ventun anni di carcere al valtellinese Ezio Gatti ed ergastolo al moldavo Ruslan Cojocaru, rispettivamente mandante ed esecutore materiale dell'omicidio dei coniugi Ferrari il 22 novembre del 2010 a Brusio (GR). Con queste due condanne di primo grado si è concluso nel pomeriggio di oggi a Sondrio il processo per il grave fatto di sangue, che ha occupato la Corte d'Assise valtellinese per ben 42 udienze. Lo riferisce la RSI sul suo sito online. I due imputati furono arrestati, dopo diversi mesi di indagine, dai carabinieri del nucleo investigativo di Sondrio con l'accusa di omicidio dell'imprenditore Giampiero Ferrari, 58 anni, e della moglie Gabriella Plozza, 57 anni, avvenuto il 22 novembre 2010 negli uffici dell'azienda di Brusio, dove la coppia risiedeva. All'origine dell'omicidio controversie economiche tra le due vittime, che erano imprenditori edili, e Gatti, immobiliarista.

Quest'ultimo venne arrestato mentre si trovava in vacanza con la famiglia vicino a Olbia, in Sardegna, mentre il moldavo fu bloccato in Romagna.

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