In Svizzera, “dal 2 al 5% dei lavoratori e fino al 10% dei dirigenti ha un rapporto con l'alcol dannoso per la salute. Il consumo di alcolici gioca un ruolo in un licenziamento su sei. Dal 15 al 25% degli infortuni sul lavoro è attribuibile al consumo di alcol o di altre sostanze psicoattive”. Ma non solo, perché all’interno della Confederazione “si registrano 215 milioni di ore di assenza per malattia o infortunio, di cui 8,4 milioni sono dovute all'alcol”. A dare queste cifre un comunicato odierno della campagna Dry January, che invita a vivere un mese senza alcol nel corso di gennaio e che quest’anno mette il focus sul posto di lavoro.

La sfida desidera motivare le aziende e i team "a osare insieme un inizio d'anno senza alcol, proponendo attività ed eventi come aperitivi analcolici. Al centro dell'attenzione vi sono la salute dei collaboratori, la sensibilizzazione e la riflessione sulle norme relative al consumo di alcolici". Il tutto per "dare un contributo concreto alla salute fisica e mentale dei propri dipendenti". Il Dry January, ricordiamo, è la più grande campagna di prevenzione dell'alcolismo in Svizzera, fondata da associazioni come la Croce Blu e Dipendenze Svizzera e finanziata anche dalla Confederazione.