
Un 27enne spagnolo è stato condannato oggi a 14 anni e tre mesi di carcere dal Tribunale penale di Basilea per reati sessuali. "Non abbiamo mai dovuto giudicare un caso così grave", ha detto il presidente Roland Strauss al momento della lettura della sentenza. Il cittadino iberico dovrà inoltre sottoporsi a un trattamento psichiatrico e sarà espulso dal Paese per 15 anni. Dovrà anche risarcire per 20'000 franchi le sue vittime.
Colpevole di molteplice violenza carnale e coazione sessuale
La corte lo ha ritenuto colpevole di molteplice, in parte tentata, violenza carnale, oltre che di molteplice coazione sessuale. La condanna si basa sulle dichiarazioni di due vittime, che il tribunale ha ritenuto credibili. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, l'imputato ha "violentato crudelmente" una donna in un bagno pubblico della zona Claramatte a Basilea nel dicembre del 2023. Dopo essere stato rilasciato dalla carcerazione preventiva, ha poi commesso un atto simile nell'appartamento di una vittima nell'agosto 2024.
"Ha agito in maniera brutale"
I cinque giudici che si sono occupati del processo hanno stabilito che l'uso della violenza sia andato ben oltre quanto sarebbe stato necessario per costringere le donne a subire gli atti sessuali. In entrambi i casi, il 27enne ha agito "in modo palesemente egoista e brutale per soddisfare il suo desiderio" e "non ha mostrato alcuna considerazione per le vittime".
Condanna inferiore alle richieste dell'accusa
La condanna è tuttavia inferiore alle richieste dell'accusa. La procura domandava infatti per l'uomo una reclusione di 18 anni e otto mesi (contro i tre anni della difesa), con l'aggiunta tra l'altro del reato di tentato omicidio intenzionale. Per la corte però, il Ministero pubblico non ha descritto in modo sufficientemente dettagliato le circostanze in cui si sono verificati i tagli vicino al collo della vittima del secondo caso. Sempre relativamente a questo episodio, lo spagnolo è stato assolto anche dal capo di accusa di esposizione a pericolo della vita altrui, malgrado avesse coperto la bocca e il naso della donna, impedendole di respirare. Il tribunale sottolinea inoltre come le due malcapitate abbiano subito gravi danni fisici e, soprattutto, psicologici. Entrambe le donne necessitano infatti tuttora di supporto psichiatrico e il loro senso di sicurezza è stato distrutto.