Mercato del lavoro
Occupazione in crescita, ma sale anche la disoccupazione
©Chiara Zocchetti
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Redazione
5 ore fa
Nel primo trimestre del 2025 aumentano gli occupati (+0,7%) grazie soprattutto a donne e stranieri. La disoccupazione tocca il 4,7%: più colpiti giovani, persone con bassa formazione e cittadini stranieri.

Nel primo trimestre del 2025, il mercato del lavoro svizzero ha registrato segnali misti. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), il numero di occupati è cresciuto dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo 5,342 milioni di persone. La progressione è stata più marcata tra le donne (+1,0%) rispetto agli uomini (+0,5%), e più forte tra le persone di nazionalità straniera (+2,4%) rispetto agli svizzeri (-0,1%). In termini di posti equivalenti a tempo pieno (ETP), l’aumento è stato dello 0,7%, con un +1,5% tra le donne e un modesto +0,1% tra gli uomini. Rispetto al quarto trimestre 2024, l’occupazione è cresciuta dello 0,3% (ETP: +0,4%) al netto delle variazioni stagionali.

Disoccupati in aumento

Nonostante il buon andamento dell’occupazione, il numero di disoccupati secondo la definizione ILO è aumentato, raggiungendo quota 240'000 (+24'000 in un anno), pari al 4,7% della popolazione attiva (era il 4,3% nel 2024). Tra i giovani dai 15 ai 24 anni il tasso è salito all’8,0%, mentre tra le persone senza formazione postobbligatoria ha toccato l’8,5%. Anche le differenze per cittadinanza restano evidenti: il tasso di disoccupazione tra gli svizzeri è salito dal 2,9 al 3,2%, mentre tra gli stranieri è passato dal 7,7 all’8,3%. La situazione è particolarmente critica per i cittadini provenienti da Paesi terzi, con un tasso che tocca il 12,2%.

Lavoro part time

Sul fronte del lavoro a tempo parziale, si contano 1,898 milioni di persone (+31'000 rispetto al 2024), di cui 263'000 risultano sottoccupate, ovvero disponibili e desiderose di lavorare di più. Il tasso di sottoccupazione è aumentato dal 5,0 al 5,2%. Infine, i disoccupati di lunga durata (da almeno un anno) sono saliti a 79'000, anche se la loro incidenza sul totale è leggermente calata (dal 34,1 al 33,0%).