
Il Consiglio federale è incaricato di esaminare e presentare un rapporto su come uniformare la presentazione del conteggio delle spese accessorie e di riscaldamento per i locatari. È la richiesta inoltrata al Consiglio federale tramite un postulato dal consigliere nazionale socialista Bruno Storni.
I contenuti
La richiesta, in particolare, è che vengano definite eventuali direttive relative a fattori di conversione dei vettori energetici nell’Ordinanza concernente la locazione e l’affitto dei locali d’abitazione o commerciali (OLAL); al modello di calcolo dell’allestimento delle spese accessorie e di riscaldamento unificato in tutti i Cantoni nell’OLAL come parte integrante del contratto di locazione; all’unità di misura (CHF/kWh) per il prezzo dei combustibili sulla fattura del fornitore e, infine, alla fatturazione dei consumi di elettricità in comunità locali di energia elettrica.
La richiesta
Il postulato chiede di analizzare i metodi trasparenti e unitari per la fatturazione delle spese accessorie fino ai fattori di conversione dei vettori energetici utilizzati per riscaldare l’acqua sanitaria e i locali. “Attualmente non sempre si conoscono questi fattori di conversioni, causando errori di calcoli dei consumi di cui nessuna delle parti si accorge. I proprietari e amministratori allestiscono i conteggi talvolta in modo approssimativo e generico”, si legge nel documento. La regolamentazione con metodi e parametri precisi e trasparenti “migliora le relazioni tra le parti contrattuali ed evita conflitti giudiziari”.
“Serve un modello unificato”
Oggi e in futuro “è più che mai importante disporre di un modello unificato del conteggio delle spese accessorie e di riscaldamento, sull’esempio CISE edito dall’Ufficio federale dell’energia, che consenta il corretto conteggio delle misurazioni dei consumi effettivi, in particolare di olio per il riscaldamento, gas o biomassa”. Questo modello di calcolo considera anche i vari tributi sui combustibili fossili e il contributo per il fondo dell’energia rinnovabile.