
In linea di massima l'obbligo di mantenimento in seguito a un divorzio cessa al momento del pensionamento, tuttavia se una coppia si separa poco dopo, la situazione può essere diversa. Lo precisa il Tribunale federale, con una sentenza di principio con la quale conferma una decisione del tribunale cantonale bernese e contro la quale un pensionato aveva fatto ricorso.
Il caso in questione
Il caso riguarda pensionati italiani che hanno divorziato dopo circa 50 anni di matrimonio. In questa coppia tradizionale, la moglie era rimasta a casa e aveva cresciuto i due figli, ormai adulti da tempo. Mentre il marito è emigrato da anni in Bulgaria, la donna vive ancora in Svizzera. Il totale dell'AVS e del secondo pilastro del marito ricorrente è di circa 2200 franchi e quello della donna di 100 franchi meno, secondo la sentenza pubblicata oggi dal TF. Quest'ultimo ha confermato la decisione della corte cantonale bernese che costringe l'uomo a versare 400 franchi al mese alla sua ex moglie per garantirle il minimo vitale.
La decisione dei giudici di Mon Repos
Il Tribunale federale ha stabilito che il lungo matrimonio, la tradizionale divisione dei ruoli e l'età avanzata della coppia divorziata non giustifica un limite temporale all'obbligo di mantenimento. Il tribunale cantonale ha giustamente tenuto conto del minor costo della vita in Bulgaria nel valutare i bisogni dell'ex marito, secondo il TF. L'argomentazione del ricorrente secondo cui il reddito che gli resta non gli permetterebbe di tornare a vivere in Svizzera è stata respinta. Il calcolo dell'obbligo di mantenimento non ha quale scopo di garantire un permesso di soggiorno o mantenere aperte possibilità future, scrive il TF.
(sentenza 5A_987/2023 del 7 agosto 2024).