Zurigo
Nuove accuse in arrivo per i neo-nazisti di Junge Tat
Foto jungetat.ch
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Redazione
6 ore fa
Il gruppo si è fatto notare anche in Ticino: di recente a Lugano e qualche anno fa a Bellinzona. I suoi leader dovranno (di nuovo) fare i conti con la legge.

Nuove condanne in arrivo per Tobias Lingg e Manuel Corchia, due tra i leader di Junge Tat. I due giovani alla direzione del movimento di estrema destra sono già stati condannati a più riprese per discriminazione razziale, danni materiali e infrazioni alla legge sulle armi. Ora rischierebbero nuove pene, secondo il Blick. 

La conferma del portavoce

Una nuova accusa sarebbe imminente, riporta il tabloid. La giustizia zurighese avrebbe condotto un'inchiesta lunga più di 3 anni e sarebbe pronta a sferrare un colpo ai capi del movimento estremista. "Il ministero pubblico di Zurigo ha intenzione di sporgere denuncia", ha confermato un portavoce al Blick. Ciò potrebbe succedere nei prossimi giorni. Non è ancora dato conoscere i contenuti dell'accusa. 

Le recenti "azioni" in Ticino

Il gruppo si distingue per le sue "azioni", come le definisce, da quattro anni. Alcuni membri erano stati condannati dallo stesso ministero pubblico zurighese per discriminazione razziale, danni alla proprietà, infrazione alla legge sugli esplosivi ed altri reati. Oltre alla perturbazione degli eventi queer, l'esposizione di slogan xenofobi e la partecipazione di alcuni membri all'assedio di un gruppo di estremisti di destra tedeschi ad un centro per richiedenti asilo della Baviera nel 2023, si segnala il breve "flash mob" dell'organizzazione a Lugano, lo scorso 1 agosto. Una decina di individui si erano riuniti in Piazza Riforma inneggiando al rimpatrio forzato delle persone immigrate.