Svizzera
Nuova Axenstrasse, respinto ricorso degli ambientalisti
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
Il nuovo tracciato della strada è stato contestato da tre associazioni, le cui argomentazioni non hanno convinto però il Tribunale amministrativo federale

Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha respinto il ricorso di tre associazioni ambientaliste contro il nuovo tracciato della Axenstrasse. Lunga 11 chilometri, l’attuale tratta fra Brunnen (SZ) e Fluëlen (UR) è regolarmente interrotta da frane.

Cosa prevede il progetto
Il progetto denominato “N04 Neue Axenstrasse”, depositato nel 2014 dai Cantoni di Svitto e Uri, prevede la costruzione di due tunnel e una galleria di protezione. Il nuovo tracciato assorbirebbe la gran parte dei 16’000 veicoli che transitano giornalmente. La mobilità lenta - mezzi agricoli e bici - proseguirà sulla strada attuale. Il progetto è stato approvato nel 2020 dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Iniziativa delle Alpi, Medici per l’ambiente e Associazione traffico e ambiente (ATA) hanno però presentato ricorso.

Nuova classificazione giustificata

Nella sentenza pubblicata oggi, i giudici di San Gallo hanno respinto le argomentazioni delle tre associazioni. In particolare, hanno valutato che la trasformazione della tratta in strada nazionale di seconda classe - e non più terza - è giustificata per motivi di sicurezza: l’utilizzazione del tunnel per il traffico lento sarebbe infatti pericolosa. I ricorrenti criticano anche gli studi di impatto ambientale che non hanno tenuto conto degli impegni presi dalla Svizzera nel quadro degli Accordi di Parigi sul clima. Il TAF ha però ricordato che il popolo ha respinto la revisione totale della legge sul CO2 che mirava a concretizzare gli impegni e solamente il diritto vigente è applicabile al progetto. Infine, l’argomento di una messa in pericolo di zone naturali meritevoli di protezione è stato giudicato infondato. La decisione pubblicata oggi non è ancora definitiva e può essere impugnata davanti al Tribunale federale.

(Sentenza A-2997/2020 del 18 luglio 2022)

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