
Ricordate Andreas Glarner? Il controverso consigliere nazionale UDC argoviese, nonché sindaco di Oberwil-Lieli, aveva annunciato la scorsa settimana di aver cancellato il proprio account Twitter a causa “dei tanti commenti di odio provenienti dalla sinistra” ricevuti.
La notizia aveva strappato più di un sorriso oltralpe, in quanto il 53enne argoviese non era certo uno tra gli utenti più "moderati". Le sue provocazioni, in particolare sul tema dei migranti, erano quasi all’ordine del giorno.
L’ultima schermaglia a suon di cinguettii, Glarner l’aveva avuta proprio sul tema-migranti con la sua “vittima” preferita, la formatrice Moni Nielsen, e con una altra donna che lo aveva criticato. A incendiare il dibattito via etere, un tweet di Glarner che si era scagliato contro la decisione di sfrattare due anziani dalla loro abitazione a Chiasso “per far posto ai migranti”. Un’affermazione che la Nielsen e l’altra donna avevano contestato.
Abbandonato nel frattempo Twitter, la risposta di Glarner è arrivata via Facebook, e come è facilmente immaginabile, non si è trattato di un invito a cena. Sotto l’immagine delle due donne Glarner aveva laconicamente commentato: “Capisco perché sono femministe di sinistra”. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è stato rivolto alle silhouette delle due donne. Il post ha ricevuto in brevissimo tempo un fiume di apprezzamenti divertiti e di commenti non certo edificanti rivolti verso le due malcapitate.
Ovviamente non sono mancate critiche indignate nei confronti dell’atteggiamento di Glarner, che ha in seguito denunciato un tentativo di intrusione nella sua pagina Facebook: “Tipico modus operandi della sinistra e dei verdi”, si era lamentato.
In seguito alla valanga di proteste, Facebook ha bloccato l’account del consigliere nazionale democentrista. Che, da parte sua, non intende fare dietro-front: “Anche se ciò che dico fa male, non significa che non sia vero!”
“Ho detto di capire il motivo della frustrazione delle due donne. Non posso farci nulla se il loro aspetto è quello”, ha rincarato.
La collega socialista Jacqueline Badran si è prontamente schierata in difesa delle due donne: “Non mi sembra che a parlare sia un maestro di stile”.
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