Bellinzona
"Noi rivendichiamo la fine dei bombardamenti"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
2 anni fa
Questo pomeriggio a Bellinzona si è tenuto un corteo a sostegno della Palestina. Tra gli intervistati, Pino Sergi (MPS) e un membro dell'Associazione Svizzera-Palestina.

Diverse centinaia di persone si sono presentate alla manifestazione a sostegno della Palestina indetta a Bellinzona questo pomeriggio. I manifestanti si sono riuniti alle 14:30 in Largo Elvezia, poi hanno dato il via a un corteo che è terminato in Piazza Governo. A organizzare questo evento è stato un neonato coordinamento composto da membri della società civile, dall'associazione e anche da partiti. Tra i membri del coordinamento c'è anche Pino Sergi dell'MPS: "Noi rivendichiamo la fine dei bombardamenti, chiediamo che l'esercito israeliano non intervenga a Gaza perché costituirebbe un eccidio senza precedenti e chiediamo che finalmente i diritti del popolo palestinese vengano riconosciuti. Quindi è una manifestazione in sostegno del popolo palestinese che da decenni non riesce ad avere accesso ai propri diritti, che si batte per la propria autodeterminazione, che è un diritto che tutti i popoli devono avere." Israele quando parla dei bombardamendi dichiara di voler colpire solo gli obiettivi di Hamas, l'organizzazione terroristica. "Sì, va bene che siamo all'epoca delle bombe intelligenti", continua Sergi, "ma le migliaia di morti che negli ultimi giorni hanno costellato gli interventi e i bombardamenti israeliani dimostrano che non esiste questa intelligenza. Le bombe colpiscono e uccidono persone e bambini e distruggono ospedali. È questa logica che noi combattiamo e contro la quale ci mobilitiamo."

Quanto sta accadendo sulla Striscia di Gaza è una violazione dei diritti umani più basilari, dicono gli organizzatori. I civili sono stati privati di tutto e stanno morendo di stenti sotto fitti bombardamenti. Presente al corteo Marco Tognola membro dell'Associazione Svizzera-Palestina che parla a titolo personale: "Si è parlato giustamente e in termini, diciamo così, di vergogna per quanto è capitato il 7 ottobre con l'attacco di Hamas che è stato veramente molto molto brutale. Tuttavia, ricordiamoci che a Gaza ci sono dei bambini che rimangono uccisi, mutilati e anche questi sono dei crimini di guerra denunicati anche da organizzazioni internazionali come Amnesty International. Però", conclude Tognola, "mentre Hamas è considerata un'organizzazione terrorista, invece Israele continua a rimanere impunito, anzi si parla sempre soltanto di solidarietà nei confronti di Israele."

Il coordinamento unitario a sostegno del popolo palestinese è stato costituito solo una settimana fa e adesso non esclude che ci possano essere delle altre azioni. Sentiamo Pino Sergi: "Per il momento l'obiettivo e l'appuntamento principale era quello di oggi, poi chiaro che questa solidarietà con il popolo palestinese e i propri diritti non si ferma qui. Continua anche perché l'attacco e la politica israeliana e la politica di bombardamenti continuerà così come la politica di occupazione. Quindi, questa necessità di solidarietà dovrà continuare."