
Il Consiglio federale, che si è riunito oggi in sessione straordinaria, non si pronuncia per il momento sulle difficoltà di Credit Suisse. Il contenuto delle discussioni non sarà comunicato, ha dichiarato la Cancelleria federale a Keystone-ATS.
Riunione con Finma e BNS
Nel pomeriggio il Consiglio federale è stato informato dai rappresentanti dell'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e della Banca nazionale svizzera (BNS) sulla situazione dell'istituto. La Cancelleria federale non ha fornito ulteriori dettagli. Il governo ha ritenuto urgente riunirsi per discutere questo tema. Una riunione ordinaria è in agenda domani.
Il sostegno della BNS
Dopo diversi giorni di tensione, le autorità hanno deciso di sostenere il Credit Suisse. La banca numero due in Svizzera, che sta vacillando dopo il crollo in borsa, ha ottenuto una linea di credito di 50 miliardi di franchi dalla BNS. Oggi il titolo ha chiuso in rialzo del 19,15% a 2,02 franchi.
La politica fa quadrato, tranne il PS
Il campo borghese ha accolto all'unanimità il sostegno della BNS. La pillola è invece considerata amara a sinistra: il PS chiede "completa trasparenza" sulla vicenda, che i responsabili siano chiamati a rispondere e che gli azionisti non beneficino della ripresa del titolo resa possibile dal sostegno pubblico.