
In totale, lo scorso anno varie organizzazioni hanno speso 33 milioni di franchi per le campagne di voto. Con 5,7 milioni, Economiesuisse si è aggiudicata la palma di principale finanziatrice. Lo indica la piattaforma per la trasparenza Lobbywatch a Keystone-ATS, confermando quanto pubblicato da CH Media. Economiesuisse ha confermato la sua reputazione di potente macchina d'influenza nella politica svizzera, afferma ancora Lobbywatch. Ha ad esempio destinato 2,4 milioni di franchi - 2,9 secondo il Controllo federale delle finanze - alla lotta contro l'iniziativa sulla tredicesima AVS, senza successo però, come ha mostrato il risultato della votazione. Non ha ottenuto un risultato migliore l'Associazione svizzera dei proprietari fondiari, che ha speso 2,6 milioni di franchi a favore della riforma del diritto locativo, poi bocciata alle urne.
Chi altri ha investito
Tra i principali finanziatori figurano anche l'Unione svizzera degli imprenditori (USI), Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e l'Unione svizzera dei contadini (USC). Tra i primi 10 non ci sono tuttavia solo organizzazioni borghesi; l'associazione ambientalista Pro Natura ha investito quasi 2,1 milioni di franchi per la campagna di votazione, soprattutto per l'iniziativa "biodiversità", respinta nel settembre scorso. L'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha da parte sua speso quasi un milione di franchi, lottando, con successo, contro l'ampliamento delle autostrade.