Manca poco più di un mese all’emissione della nuova banconota da 20 franchi, la seconda della nuova serie (la nona) che ha visto la luce nell’aprile del 2016 con il 50 franchi e che verrà completata indicativamente a fine 2019.
La Banca nazionale svizzera (BNS) e il Consiglio federale si sono nel frattempo rivolti ai “nostalgici”, ovvero a chi è ancora in possesso di banconote della sesta serie, introdotta nel 1976 e sostituita nel 2000 (la settima serie di banconote del 1984 è infatti una serie di riserva, le cui banconote non sono mai state distribuite): nel 2020, infatti, scadrà il temine ultimo - ventennale, appunto - per convertire le vecchie banconote. In caso contrario, il 100 franchi raffigurante l’architetto Francesco Borromini varrà quanto una banconota del Monopoli.
Come evidenzia la Luzerner Zeitung i “nostalgici” in questione non sono solo numismatici o collezionisti: se a partire dal 2000 sono stati restituiti 2,6 miliardi di franchi del vecchio taglio, ad oggi vi sarebbe ancora in circolazione un capitale pari a circa 1,1 miliardi di franchi di vecchie banconote, che possono essere cambiate al loro valore nominale presso la BNS entro il 30 aprile 2020. Dal 1. maggio 2020 diventeranno carta straccia e la BNS dovrà versare al Fondo svizzero per danni causati dalla natura il totale che non è stato convertito in tempo dai risparmiatori svizzeri.
A tre anni dal termine c’è chi si chiede se non sarebbe il caso di adeguarsi agli standard internazionali: in USA e Gran Bretagna, ad esempio, non c’è un termine per cambiare le banconote fuori corso. Il consigliere nazionale PS Manuel Tornare ha presentato un’interpellanza in tal senso: “Non dobbiamo punire i risparmiatori - ha detto - È tempo che la Svizzera si adegui al resto del mondo".
In seguito alla richiesta del consigliere nazionale socialista i colloqui tra la BNS e il Dipartimento federale delle finanze si sono intensificati, ma sull’esito di queste discussioni, fa sapere il Consiglio federale, se ne saprà di più solo nelle prossime settimane. Ma la stampa d'Oltralpe non esclude un cambio di rotta.
I risparmiatori svizzeri, nel frattempo, sono avvisati. Se avete ancora qualche “Borromini” sotto il materasso, affrettatevi a cambiarlo!
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