Svizzera
Nawalny spara a zero sul Ministero pubblico della Confederazione
Foto Shutterstock
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Redazione
4 anni fa
Il membro dell’opposizione a Putin accusa la procura di aver ostacolato inchieste sul riciclaggio di denaro su pressioni russe

Alexei Navalny rivolge pesanti accuse al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) in un’intervista pubblicata oggi dal domenicale svizzero-tedesco SonntagsZeitung. L’oppositore russo accusa la procura federale di avere intrattenuto contatti stretti e privati con rappresentanti del ministero pubblico russo, che avrebbero ostacolato o persino impedito importanti inchieste su presunti casi di riciclaggio di denaro in Svizzera.

Implicato il procuratore generale Michael Lauber, già sotto inchiesta
Navalny cita in particolare un viaggio in battello del procuratore generale della Confederazione Michael Lauber nonché partite di caccia che hanno coinvolto un ex esperto per la Russia in seno alla polizia federale. Questo alto funzionario svizzero avrebbe accettato un invito a una una battuta di caccia da parte di un ex procuratore russo, ciò che avrebbe portato a una sua condanna ad aliquote giornaliere con la condizionale. L’interessato ha nel frattempo inoltrato un ricorso e l’udienza in tribunale si terrà martedì.

Corruzione?
Secondo l’oppositore russo, non si può rimproverare gli scambi di lettere, e-mail o contatti personali. Ma Navalny vede nella già citata partita di caccia un tentativo di corruzione. La maggior parte delle vicende in Svizzera che coinvolgono cittadini russi o uzbeki sono state archiviate o sono andate per le lunghe. A suo avviso, colui che pretende che contatti personali siano necessari per l’avanzamento delle inchieste ignora gli usi e costumi russi: “quando andate a cacciare in Russia con la giustizia o il governo, si tratta di affari dubbi”, ha sottolineato Navalny.

Quest’ultimo critica vivamente l’MPC in relazione ad Artiom Ciaika (traslitterato anche Artem Chaika o Caika e simili ndr.), figlio del procuratore generale russo Iuri Ciaika. Alcuni anni fa, Artiom Ciaika era venuto a Ginevra con 2 milioni di dollari. Nessuno allora aveva fatto domande, mentre i media avevano riferito di imbrogli e di una morte misteriosa.

Nalvany sostiene di aver attirato l’attenzione dell’MPC e auspicato l’apertura di un’inchiesta. La risposta è stata che indagini non sarebbero state avviate e che non c’era bisogno di nuovi documenti. “È frustrante e ciò ci ha danneggiati molto”, ha dichiarato l’oppositore russo.

Il Ministero pubblico smentisce le accuse

Interrogato dal domenicale, l’MPC respinge le accuse secondo cui delle vicende sono state archiviate per riguardo alla controparte russa. Nel caso di Artiom Ciaika, l’Ufficio federale della polizia ha svolto delle indagini, ma non ha trovato indizi di riciclaggio di denaro né soldi di origine criminale.

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