Basilea Campagna
Muttenz, scoperta una zanna di mammut durante i lavori edili
Archäologie Baselland
Archäologie Baselland
Redazione
un giorno fa
Durante degli scavi a Muttenz, gli operai scoprono una zanna di mammut risalente a 20.000 anni fa. Il reperto, trasportato dal Reno, sarà conservato e forse esposto al pubblico.

Durante dei lavori di scavo in un cantiere di Hagnaustrasse a Muttenz (BL), gli operai si sono imbattuti in una scoperta sorprendente: una zanna di mammut, emersa mentre veniva rimossa la ghiaia da un muro. Il ritrovamento è avvenuto martedì scorso sotto gli occhi anche di un giornalista presente sul posto, che ha documentato la scena con un servizio di 20 minuti. Secondo quanto riportato da 20Minuten, è stato proprio un collega del giornalista a rinvenire il reperto. "È davvero impressionante lavorare in un cantiere mentre, a pochi metri, viene riportata alla luce una zanna di mammut", ha raccontato il reporter, descrivendo la curiosità generale che ha accompagnato l’intervento degli archeologi.

Un reperto dell’ultima era glaciale

La direzione del cantiere ha prontamente segnalato la scoperta all’Ufficio archeologico di Basilea Campagna. Mercoledì pomeriggio la zanna è stata protetta con un blocco di gesso e trasportata al laboratorio cantonale per la conservazione. I lavori di costruzione sono potuti proseguire in un'altra area del sito. Reto Marti, responsabile del dipartimento di archeologia del Cantone, ha spiegato che si tratta della punta di una zanna più grande, lunga circa 80 centimetri. Secondo le stime, il reperto risale a circa 20'000 anni fa, in piena era glaciale. La zanna è stata trovata all’interno di uno strato di ghiaia noto come Rheinkies, caratteristico della regione.

Il mammut? Probabilmente trasportato dal Reno

Marti ha sottolineato che scoperte simili non sono rare in quella zona: «Quasi tutti i resti vengono trovati nei sedimenti di ghiaia trasportati dal Reno». Secondo l’archeologo, l’animale non sarebbe morto nel punto esatto del ritrovamento: «Probabilmente è deceduto più a monte, nell’Alto Reno, e il fiume ne ha trasportato i resti fino a depositarli qui».

Verso l’esposizione al pubblico

La zanna verrà ora integrata nella collezione del museo cantonale e, con ogni probabilità, potrà essere ammirata dal pubblico in occasione di una futura mostra. Anche se il ritrovamento non è unico nel suo genere, ogni scoperta come questa — osserva Marti — rappresenta un piccolo passo avanti nella comprensione della preistoria della regione.