Svizzera
Multe non pagate, un salasso per i Comuni turistici
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Redazione
3 giorni fa
Ogni anno Comuni e Cantoni devono rinunciare a cifre importanti perché i turisti non pagano le multe stradali. A Berna cresce la pressione per cambiare le regole.

Una multa per divieto di sosta o per eccesso di velocità può sembrare poca cosa, ma per i Comuni turistici il mancato pagamento diventa un problema serio. A Interlaken, ad esempio, nel solo 2025 il comune ha dovuto rinunciare a incassare 387'000 franchi di multe perché non è riuscito a perseguire o rintracciare gli automobilisti indisciplinati, riferisce la Berner Zeitung. Quasi la metà riguarda turisti che viaggiano a bordo di auto prese a noleggio. In queste cifre sono compresi anche i ciclisti che passano con il rosso: solo loro, da fine 2024, hanno generato multe per circa 100'000 franchi.

Un fenomeno che concerne diverse realtà

Il fenomeno non riguarda solo Interlaken. Anche il Canton Berna registra ogni anno 1-1,5 milioni di franchi di sanzioni stradali non recuperabili. E gli altri? Stando al Blick pochi Cantoni dispongono di dati precisi e la maggior parte non distingue le multe dei turisti dalle altre. In Vallese circa il 35% delle multe agli automobilisti stranieri resta impagato, mentre in Ticino la quota scende al 15%. Il problema si presenta soprattutto con i turisti di passaggio, spesso provenienti da Paesi non confinanti con la Svizzera, che una volta ripartiti diventano di fatto introvabili per le autorità.

Anche la politica si muove

La questione è già sul tavolo della politica. Il Consiglio nazionale ha accolto lo scorso marzo un postulato della socialista Ursula Zybach, che chiede di studiare nuove soluzioni per garantire il recupero delle multe. La consigliera nazionale bernese propone che siano le società di autonoleggio ad essere obbligate a pagare direttamente le contravvenzioni, invece di limitarsi a trasmettere i dati dei clienti. Dati che spesso sono incompleti o errati e che rendono dispendiosa la ricerca del recapito esatto. Il Consiglio federale è ora chiamato a valutare diverse opzioni per rafforzare l’efficacia delle sanzioni, evitando che Comuni e Cantoni debbano continuare a cancellare cifre a sei zeri.