
Il Tribunale federale (TF) ha condannato la multinazionale Monsanto a rimborsare l’integralità delle imposte esonerate grazie a un accordo con il fisco vodese siglato all’arrivo a Morges nel 2004. Si tratta di dieci anni di arretrati, per un totale di circa 34 milioni di franchi.
Cosa prevedeva l’intesa
L’intesa prevedeva che il colosso americano specializzato nelle biotecnologie agricole non avrebbe pagato imposte durante i primi dieci anni di attività nel cantone. Il tutto, a condizione che Monsanto rimanesse in terra vodese per almeno ulteriori 10 anni, ovvero fino al 2024. La multinazionale nel 2018 è stata però compara dal gruppo Bayer. Subito dopo, è stata annunciata la chiusura del sito di Morges per il 2020, con un trasferimento nella sede di Bayer a Basilea. Le autorità vodesi hanno quindi chiesto il pagamento delle imposte dovute, visto il mancato rispetto dell’accordo.
Il TF dà ragione al Cantone
Monsanto ha fatto ricorso al Tribunale cantonale, che ha dato parzialmente ragione alla società americana, valutando alcune delle imposte richieste troppo vecchie e ormai in prescrizione. Il canton Vaud ha quindi a sua volta impugnato la sentenza, rivolgendosi al TF, che ha dato ragione alle autorità cantonali.
(Sentenze 2C_141/2020 e 2C_245/2021 del 3 dicembre 2021)
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