
"Sempre più persone trascorrono il tempo libero all’aperto, e dove ci sono tante persone ci sono purtroppo anche molti...resti". È per questo che l'associazione Sentieri Svizzera e il Club Alpino Svizzero hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione (chiamata #momentodiM) rivolta a chi si trova su un sentiero o in montagna e fa i propri bisogni all'aperto. A spiegarlo ai microfoni di Ticinonews la responsabile della comunicazione digitale dell'Associazione Sentieri Svizzeri, Vera In-Albon: "Abbiamo deciso di lanciare insieme la campagna per mostrare alla gente come non comportarsi, e dare consigli su come espletare i propri bisogni in modo corretto". Si tratta infatti di un gesto che a prima vista può essere considerato innocente, ma le cui implicazioni non vanno sottovalutate. Aldilà del problema estetico di chi si trova davanti delle feci, agire in modo sbagliato può essere pericoloso per animali e piante. Sia perché i bisogni possono contenere residui tossici, ma anche perché carta e fazzoletti necessitano di anni per decomporsi.
Stare lontani dall'acqua e scavare una buca di 15cm
La campagna spiega quindi la procedura corretta da seguire in caso d’urgenza improvvisa. La cosa più semplice, naturalmente, è pianificare e utilizzare le infrastrutture già esistenti: si trovano, ad esempio, nelle capanne del CAS, nei ristoranti di montagna o presso le stazioni delle funivie. "E se ci si trova già lì", aggiunge In-Albon, "si può anche approfittare per comprare qualcosa da mangiare o da bere — perché la manutenzione dei servizi igienici in montagna è sempre costosa, e chi gestisce le capanne sarà certamente grato per il sostegno". In caso di urgenza fuori, invece, bisogna trovare un luogo lontano dal sentiero (facendo attenzione a non cadere o farsi male), restando distanti dai corsi d’acqua. "Un grosso problema è anche che molte persone non sanno che bisogna mantenere una certa distanza dalle acque, cioè da laghi, ruscelli e fiumi — almeno 50 metri — perché, ad esempio, i residui di medicinali presenti nell’urina possono danneggiare gli organismi sensibili che vivono in questi ecosistemi acquatici". Una volta trovato il posto adatto, con una pietra o una paletta portata da casa, si deve scavare una buca di circa 15 centimetri di profondità oppure utilizzare come toilette naturale una cavità esistente. Poi i bisogni vanno coperti con sassi o terra; la carta e gli articoli igienici sono da portare via.
Mai bruciare i fazzoletti
Un altro aspetto da evitare a tutti i costi, infine, è quello - già capitato - di bruciare i fazzoletti usati. "Soprattutto da voi in Ticino dove in estate c'è spesso un alto rischio di incendi boschivi", ha concluso la responsabile, "è fondamentale: mai bruciare fazzoletti o carta igienica! Meglio metterli in un sacchetto come quello per i cani, chiuderlo bene, riporlo nello zaino e poi smaltirlo correttamente nei rifiuti quando si torna a valle".
