Svizzera
Minori soli, Svizzera e Italia insieme per accoglienza e protezione
© UNHCR/ Agnese Morganti
© UNHCR/ Agnese Morganti
Avviato un progetto congiunto tra Svizzera, Italia e Unhcr per offrire accoglienza sicura e percorsi di inclusione ai minori stranieri non accompagnati arrivati via Mediterraneo.

Nel primo semestre 2025 sono arrivati in Italia 6’205 minori stranieri non accompagnati, il 18% del totale delle persone arrivate via Mediterraneo. Una percentuale in crescita secondo il Ministero del lavoro delle Politiche Sociali italiano. In totale, al 30 giugno 2025, risultano 16'497 minori non accompagnati sul territorio italiano e nei primi sei mesi dell'anno, ben 2572 minori si sono allontanati autonomamente dai centri, scomparendo senza lasciare traccia. 

Un progetto per garantire la loro accoglienza

Per garantire loro l'accoglienza e la protezione nasce il progetto 'Rafforzare i Servizi di Accoglienza e Protezione per Minori Non Accompagnati in Italia (Enhancing Reception and Protection Services for Unaccompanied Children in Italy)', promosso dal ministero dell'Interno italiano, dalla Segreteria di Stato della migrazione della Svizzera (SEM) e dall' Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, indica Unhcr italia sul suo sito. Il progetto fa parte di un più ampio accordo bilaterale tra Svizzera e Italia in ambito di migrazione. 

Balzaretti al centro di accoglienza per minori di Como

L'Ambasciatore svizzero in Italia, Roberto Balzaretti, oggi ha visitato il centro di accoglienza per minori di Como, accompagnato dalla Rappresentante Unhcr per l'Italia, la Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti. Il centro di Como è una delle 34 strutture di accoglienza che rientrano nel progetto che è stato avviato nel novembre 2024. Il progetto, finanziato dal secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell'Ue, nasce per rafforzare la risposta istituzionale al fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, supportando le autorità italiane nell'individuare i bisogni e nello sviluppare percorsi individuali di inclusione e protezione. Come ha sottolineato l'Ambasciatore Balzaretti "la fuga comporta spesso mancanza di prospettive, sofferenze e rischi, soprattutto per i più giovani e vulnerabili. Servono risposte tempestive e adeguate ai bisogni di questi bambini e ragazzi. La gestione della migrazione è un compito comune degli stati europei. Con il contributo la Svizzera dimostra solidarietà a un paese confinante e all'intera UE tenendo conto anche dei propri interessi". Dal canto suo Cardoletti ha sottolineato che il progetto "mira a fare in modo che i minori non accompagnati trovino fin dal loro arrivo spazi accoglienti, sicuri e adatti alla loro età, con supporto psicosociale, accesso a servizi specializzati e attività educative".