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Migranti, gli Stati vogliono mantenere la pressione sull'Italia
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
La Camera dei Cantoni ha accolto una mozione in tal senso presentata dal lucernese Damian Müller (PLR).

La pressione sull'Italia va mantenuta, intervenendo a Bruxelles, affinché rispetti gli accordi di Dublino e si riprenda i richiedenti asilo respinti dalla Svizzera già registrati nella Penisola. È quanto chiede una mozione di Damian Müller (PLR/LU) approvata oggi dal Consiglio degli Stati per 23 voti a 14 e 5 astenuti. Il dossier va al Nazionale. Per Müller, la Svizzera deve intervenire a livello europeo affinché si ponga fine a una situazione inaccettabile in seguito alla decisione unilaterale dell'Italia di sospendere gli accordi di Dublino a causa del forte afflusso di migranti negli ultimi mesi, ha spiegato il "senatore" lucernese.

Non solo il Governo

Roma deve sapere che dietro il Consiglio federale c'è anche il Parlamento che giudica questa situazione insostenibile, specie per cantoni e comuni già alle prese con problemi per dare a tutti i migranti un alloggio, per non parlare dei costi in forte crescita.

"Europa incapace di difendere frontiere esterne"

A detta di Marco Chiesa (UDC/TI), questa pressione sull'Italia è tanto più necessaria ora se si pensa al futuro che ci attende, con un'Europa ormai incapace di difendere le proprie frontiere esterne. L'attuale sistema, insomma, va riformato.

"Siamo già intervenuti"

La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, spalleggiata dai "senatori" Hans Stöckli (PS/BE) e Carlo Sommaruga (PS/GE), ha affermato di condividere le preoccupazioni di Müller quanto al mancato rispetto di Dublino dopo che l'Italia ha promulgato la situazione di emergenza a fronte del massiccio afflusso di migranti. Tuttavia ha fatto presente di essere già intervenuta a Bruxelles - e a Roma la settimana scorsa - assieme ad altri Paesi per rendere attenta la Commissione europea della situazione. Il recente viaggio a Roma è servito anche per parlare del problema con la controparte italiana che ha assicurato che sta facendo il possibile per risolvere il problema dell'accoglienza e della migrazione illegale, intrattenendo anche contatti con la Tunisia, paese da dove partono molti migranti che approdano sulle coste italiane.

Baume-Schneider "comprensiva" con l'Italia

La "ministra" di giustizia e polizia ha tuttavia ribadito di provare comprensione per l'Italia alla luce anche delle difficoltà di controllare l'estesa frontiera marittima di questo Paese. Quanto al riavvio dei trasferimenti, Baume-Schneider ha detto di non poter fornire una data esatta: la settimana scorsa, il ministro italiano dell'Interno, Matteo Piantedosi, aveva assicurato che ci sarebbe voluto ancora qualche mese prima di riavviare il sistema dei trasferimenti, il tempo necessario per risolvere il problema legato alle capacità di accoglienza dimostratesi insufficienti.