
Anche se Metalor mira a produrre più oro negli Stati Uniti, l'azienda non abbandonerà il sito di Marin (NE). Secondo il CEO, la società vi investirà fra 40 e 50 milioni di franchi in dieci anni, anche per affinare nuovi metalli come il rodio. Per Metalor produrre parte dei lingotti per il mercato americano negli Stati Uniti non sarà un problema, ha spiegato il CEO Nicolas Carrera ad Arcinfo.
"Sito Neuchâtel non a rischio"
"Abbiamo un sito ad Attleboro, nel Massachusetts, dove abbiamo investito nell'automazione della produzione, ma anche nello sviluppo di una linea PGM (platino, palladio). Progetti lanciati prima dei discorsi sui dazi doganali", ha precisato. Il sito neocastellano non corre però rischi. "Tutto l'oro bancario che transita in Svizzera non sarà trattato altrove, sarebbe semplicemente impensabile. Sempre a Marin avvieremo il nostro sistema di affinazione del rodio, del rutenio e dell'iridio, metalli diventati strategici per le nuove energie, la difesa, la farmaceutica e il settore automobilistico, ha aggiunto Carrera. Metalor procederà anche a modernizzare l'unità di lavorazione dell'argento, che raddoppierà la capacità.