Non è ancora sicuro, ma gli effetti della terza dose potrebbero già vedersi a livello di ricoveri e decessi, soprattutto sui più anziani. La fascia di età degli over 65 infatti, generalmente la più colpita dalle conseguenze nefaste del coronavirus, sta sperimentando, come testimoniano i dati dell’Ufsp, ripresi dal portale Nau.ch, un calo più marcato di contagi e ospedalizzazioni rispetto a tutte le altre fasce d’età. Allo stesso tempo è in questa fascia che si trova il maggior tasso di terze dosi somministrate: al 29 dicembre infatti il 63,64% di loro aveva ricevuto il cosiddetto “booster”.

Ricoveri, over 70 diminuti dall’80 al 50%
Come di può vedere dal grafico dell’Ufsp, a fine novembre gli over 70 rappresentavano quasi l’80% dei ricoveri in ospedale, mentre oggi sono circa il 50%. Si può anche notare come l’andamento per fasce d’età inferiori, che hanno ricevuto un numero minore di dosi di richiamo, sia più stabile, con al massimo un lieve aumento o una lieve diminuzione.

Calano anche i contagi
In generale, in Svizzera, nonostante l’esplosione di casi in Ticino, anche il numero dei contagi sta diminuendo per tutte le fasce d’età eccetto che per quella dai 20 ai 39 anni. La diminuzione più netta è avvenuta però, appunto, tra i maggiori di 65 anni, come si può vedere da questo grafico (si tratta della curva più alta).

Viene quindi da pensare che, essendo la somministrazione della terza dose cominciata a metà novembre per gli anziani, che il preparato possa aver avuto un effetto sull’evoluzione epidemiologica per questa categoria. Tuttavia l’Ufsp, negli ultimi giorni, pur non negando questa possibilità,ha affermato tuttavia che è troppo presto per avere una certezza scientifica in merito e che questo potrebbe essere anche un effetto di altri misure o dei cambiamenti nel comportamento della popolazione.

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