Svizzera
Medici e farmacisti: “Il nostro Certificato Covid”
Foto Shutterstock
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Filippo Suessli
3 anni fa
FMH e pharmaSuisse intendono inserire su una propria piattaforma il certificato di vaccinazione: “Potrebbe essere operativa in un mese”

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha già annunciato di avere in corso due progetti per il Certificato Covid. A metà maggio sarà scelta la soluzione migliore che verrà portata avanti. Ora però l’associazione dei medici FMH e quella dei farmacisti pharmaSuisse entrano in modo dirompente sul tema: “Abbiamo deciso congiuntamente di perseguire in maniera proattiva e indipendente una nostra soluzione di certificato. Il vantaggio è che potrà essere integrata alle soluzioni informatiche esistenti che i centri di vaccinazione, gli ospedali, gli studi medici e le farmacie utilizzano già”, si legge in un comunicato diffuso poco fa.

Entro il 27 maggio

La notizia, anticipata questa mattina dalla Nzz am Sonntag, è ora ufficializzata e viene annunciato come questo sistema potrebbe entrare in funzione “in circa un mese”, mentre i certificati della Confederazione potrebbero arrivare solo a fine giugno. “L’ordinanza per i grandi eventi, però, entrerà in vigore il 27 maggio”, scrivono Fmh e pharmaSuisse, “Al più tardi in quel momento il pubblico avrà bisogno di un certificato nazionale”. Ecco quindi la decisione di agire da soli.

Non falsificabile

La soluzione proposta, scrivono le due associazioni, “non è falsificabile” e più comoda. Infatti le persone vaccinate prima del suo rilascio, dovranno chiedere l’inserimento della vaccinazione nel nuovo sistema, mentre quello già disponibile ai prestatori di cure non necessiterebbe di questo ulteriore carico amministrativo. “Sul piano tecnico, è assicurato che la soluzione FMH-pharmaSuisse”, si legge ancora, “possa rispondere rapidamente alle esigenze dell’Oms e dell’Unione europea”. Aggiungono anche che l’Ue ha già previsto che siano più di una le entità che potranno rilasciare il certificato. Da ultimo, si tratterebbe di un sistema poco oneroso, motivo per il quale le associazioni di medici e farmacisti hanno deciso, per quest’anno, di finanziare direttamente il progetto.

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