
La presidente dei Verdi Lisa Mazzone, in un'intervista rilasciata a Le Temps, rivendica per il suo partito una delle due "poltrone" del PLR in Consiglio federale. Seconda la ginevrina, l'attuale ripartizione dei seggi dell'Esecutivo è il frutto di un "cartello del potere" e non riflette la volontà del popolo. "Nessun partito di governo ha interesse affinché ci siano cambiamenti. I Verdi si situano al 10%, Il Centro e il PLR attorno al 14%, e questo si traduce in zero, uno e due seggi. La cosiddetta formula magica non ha più alcun senso", afferma Mazzone. Oggi il PLR "è chiaramente sovrarappresentato ed è lì che occorre riequilibrare".
"Il Governo si è gettato ai piedi di Trump"
Esprimendosi invece sul passaggio dal 39% al 15% dei dazi doganali imposti dall'amministrazione Trump, la presidente dei Verdi si dice non soddisfatta. "Per alcuni settori è una buona notizia, ma non bisogna dimenticare perché avevamo introdotto il lavoro ridotto: per garantire alle persone interessate una sicurezza finanziaria per ventiquattro mesi. Questo avrebbe dovuto lasciare il tempo al Consiglio federale di condurre una vera negoziazione". Invece, "il Governo si è gettato ai piedi di Donald Trump rispondendo ai suoi desideri. E torna con un accordo che danneggia la Svizzera, una sorta di patto avvelenato", giudica la ginevrina, prima di proseguire: "Senza dimenticare i 200 miliardi di promesse di investimenti negli Stati Uniti, che significano necessariamente delocalizzazioni: cancellare posti di lavoro per trasferirli oltreoceano".
"La destra reazionaria si lancia in una corsa agli armamenti"
La presidente dei Verdi deplora altresì uno squilibrio tra le spese auspicate dalla destra per la Difesa e i risparmi previsti nel Sociale: "Viviamo un periodo in cui una destra reazionaria si lancia in una corsa agli armamenti, con una visione degli anni ’80. La Svizzera è circondata da paesi amici e la sua sicurezza dipende dall'Europa, la quale, sul piano militare, è ampiamente superiore alla Russia", afferma Mazzone. "Credere che la questione della nostra sicurezza sia difendere il nostro confine con carri armati e lancia-mine significa non capire nulla della situazione attuale", conclude.
