Svizzera
Materiale bellico, "l'export va facilitato"
© VBS/DDPS - Pascal Gertschen, Nicola Pitaro
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Ats
8 ore fa
Lo sostiene la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N).

L'esportazione di materiale bellico svizzero deve essere facilitata. Il progetto del Consiglio federale in tal senso, rivisto al rialzo dal Consiglio degli Stati, ha ottenuto anche l'avallo della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N). Nel 2022 è entrato in vigore il controprogetto all'iniziativa popolare contro le esportazioni di armi in paesi in guerra civile, detta "iniziativa correttiva". Attualmente, qualsiasi vendita è vietata se un Paese è coinvolto in un conflitto o viola gravemente i diritti umani. Il Parlamento desidera tuttavia un alleggerimento del quadro giuridico. Il Consiglio federale ha proposto una riforma che gli consentirebbe di avere una competenza derogatoria a tempo determinato per poter ovviare in via eccezionale ai criteri di autorizzazione. La destra del Consiglio degli Stati ha deciso a giugno di andare ancora oltre autorizzando a priori le richieste provenienti da 25 paesi, principalmente occidentali.

Limitare l'eccezione

La CPS-N, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari, sostiene con 16 voti a 8 la competenza derogatoria proposta dal governo. Tuttavia, la commissione propone di limitare la portata dell'eccezione generale proposta dal Consiglio degli Stati per i paesi il cui regime di esportazione è simile a quello della Svizzera: secondo la maggioranza della commissione, le eccezioni per questi Stati dovrebbero essere possibili solo in caso di conflitto armato. Inoltre, se il Paese destinatario del materiale bellico viola gravemente e sistematicamente i diritti umani, oppure sussiste il rischio che il materiale venga utilizzato contro la propria popolazione o che venga ceduto a destinatari finali indesiderati, l'esecutivo non dovrebbe poter beneficiare di un'eccezione.

Sostegno all'industria

La maggioranza della commissione pensa che sia necessario rafforzare l'esercito svizzero e la sua capacità di difesa alla luce del costante aggravarsi della situazione geopolitica. Un elemento importante a questo proposito è il mantenimento di una base tecnologica e industriale forte ed efficiente per la sicurezza. La minoranza ritiene invece che un alleggerimento della legge sul materiale bellico andrebbe a vantaggio solo dell'industria degli armamenti e non servirebbe alla neutralità della Svizzera, paese che deve impegnarsi in particolare per la pace e la protezione dei diritti umani.