La Svizzera si è dotata di un nuovo supercomputer. Installato presso il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) di Lugano e denominato "Alps", lo strumento è stato inaugurato ufficialmente stamane dal consigliere federale Guy Parmelin. Si tratta di uno dei computer più potenti del mondo ed è stato sviluppato per soddisfare le esigenze estreme in materia di dati e di calcolo della scienza, indica il Politecnico federale di Zurigo (ETHZH) in una nota odierna. L'apparecchio è utilizzato in particolare da MeteoSvizzera per effettuare previsioni. Viene però anche impiegato per calcoli in ambito climatologico e nel campo dell'intelligenza artificiale.

Un computer portatile oggi in commercio impiegherebbe 40'000 anni per eseguire le operazioni che Alps può compiere in un solo giorno, ha dichiarato all'agenzia Keystone-ATS il direttore del CSCS Michele De Lorenzi per dare l'idea delle sue potenzialità. Lo scorso giugno, "Alps" si è classificato al sesto posto nella lista dei 500 supercomputer più potenti del mondo. Si prevede che scalerà ulteriormente la classifica, poiché al momento dell'ultima misurazione la sua costruzione non era ancora stata completata.

Il computer è ospitato in 33 armadi che occupano una superficie di 116 metri quadrati ed è 20 volte più potente del suo predecessore, chiamato "Piz Daint". Ben figurare in questa classifica non era però il fattore decisivo per lo sviluppo di "Alps". Per noi era importante che fosse in grado di risolvere bene e in modo efficiente i compiti scientifici attribuitigli, ha sottolineato De Lorenzi.

Per farlo, "Alps" ha bisogno di circa 5,2 megawatt di energia in condizioni di normale funzionamento. Circa cinque volte di più del celebre Jet d'eau di Ginevra. Ciò rende "Alps" molto efficiente, ha rilevato De Lorenzi, aggiungendo che il suo predecessore aveva una potenza di calcolo 20 volte inferiore, ma consumava solo tre o quattro volte meno elettricità.