Svizzera
Locali notturni, meglio pensare al vaccino obbligatorio
Redazione
4 anni fa

La Commissione svizzera dei bar e dei club (CSBC) critica le proposte del Consiglio federale e afferma che occorre una strategia globale invece di muoversi prudentemente a scapito dei singoli settori. In particolare i politici svizzeri non hanno il coraggio di affrontare “temi scottanti” come la vaccinazione obbligatoria, come avviene invece in Germania e in Austria, afferma la CSBS.

La vita notturna è ancora una volta colpita dalle misure previste dal Consiglio federale. E questo nonostante le cifre del cantone di Ginevra dimostrino che i locali notturni, per non parlare di bar e ristoranti, non possono essere considerati come vettori della pandemia, osserva un comunicato della CSBS. La vita notturna ancora una volta serve da alibi a una politica che non riesce ad agire là dove la pandemia è effettivamente in atto, per esempio nelle scuole, dichiara nella nota Alexander Bücheli, portavoce della CSBS.

A causa della mancanza di esperienza con il 2G (acceso per vaccinati o guariti), non è ancora chiaro se il 2G+, ossia con in più un test Covid, sia un’opzione per le prossime settimane. E in ogni caso, il 2G+ sarà un’opzione solo quando i test Covid saranno di nuovo gratuiti per le persone asintomatiche, scrive la commissione. Per i giovani in particolare, una ragione per farsi vaccinare è proprio ciò che restituisce loro un po’ di normalità. Ora, però, le misure proposte colpirebbero anche coloro che sono già vaccinati, aggiunge la commissione.

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