Berna
Lo "stalking" sarà inserito nel Codice penale come reato specifico
© Demaldi
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Keystone-ats
8 ore fa
Il Consiglio nazionale ha approvato oggi - con 115 voti contro 46 e una astensione - le proposte della Conferenza di conciliazione eliminando così le ultime divergenze che ancora esistevano nel dossier. Il Consiglio degli Stati voterà domani mattina. Il suo "sì" è scontato.

Lo "stalking" sarà inserito nel Codice penale (CP) come reato specifico. Il Consiglio nazionale ha approvato oggi - con 115 voti contro 46 e una astensione - le proposte della Conferenza di conciliazione eliminando così le ultime divergenze che ancora esistevano nel dossier. Il Consiglio degli Stati voterà domani mattina. Il suo "sì" è scontato. 

Stalking

Lo "stalking" consiste nel perseguitare, molestare o spiare ripetutamente una persona. L'intensità e la ripetizione di tali atti possono farli diventare minacciosi per chi li subisce, limitare la libertà e condizionare le abitudini di vita delle vittime, incutendo paura. I casi sono sempre più diffusi grazie ai social network. Circa il 19% degli studenti dichiara di essere vittima di molestie. Il disegno di legge descrive il reato come stalking (pedinamento, spionaggio, ripetuti incontri inopportuni sul posto di lavoro o a casa), molestie (regali, contatti ripetuti per telefono o e-mail, social network) o minacce (tentativi di intimidazione, aggressione, invasione di abitazioni o di proprietà). Non fa differenza se l'autore del reato agisce nel mondo reale o attraverso la tecnologia informatica.

Perseguimento penale

Il perseguimento penale avrà luogo solo sulla base di una denuncia. Solamente la vittima può stabilire se la sua sicurezza o libertà sono state violate. In nessun caso si può avviare un procedimento penale contro la volontà della vittima. Sarà perseguito su querela di parte anche se il reato avviene all'interno di una coppia. Inizialmente il Nazionale voleva che in questi casi venisse perseguito d'ufficio. Per la maggioranza della Camera del popolo lo stalking è spesso legato alla violenza domestica, che è generalmente perseguita d'ufficio. Il problema è che le vittime sono spesso spinte a non sporgere denuncia.

Stati inizialmente contrari

Il Consiglio degli Stati e il governo erano contrari a questo emendamento. Il perseguimento d'ufficio non farebbe che prolungare i contatti fra la coppia, quando invece uno dei due intende rompere i contatti con la controparte. Occorre insomma lasciare libertà alle persone coinvolte se denunciare o meno il proprio persecutore. Questa versione è anche quella adottata dalla Conferenza di conciliazione. Durante le scorse sedute, il ministro della giustizia Beat Jans ha messo in guardia dal creare aspettative troppo alte. "Il fatto che lo stalking sia punibile non significa che il problema scompaia". Rimarrà inoltre difficile valutare a partire da quando il libero modo di vivere della vittima viene limitato in modo punibile, soprattutto perché singoli atti - presi separatamente - non costituiscono un comportamento illecito.