Sanità
L’influenza aviaria torna in Svizzera, un caso registrato nel Canton Berna
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Redazione
4 ore fa
Un'oca selvatica è risultata positiva al virus nel Comune di Vinelz (Berna). Per evitare che la malattia si diffonda sono state allestite delle zone di osservazione, dove le aziende detentrici di pollame sono sottoposte a misure di protezione e igiene. La popolazione è invitata a non toccare gli uccelli selvatici morti o malati.

Un caso di influenza aviaria è stato rilevato in Svizzera il 4 novembre in un uccello selvatico (oca selvatica) nel Comune di Vinelz nel Cantone di Berna. Per evitare che il virus si diffonda ulteriormente, oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav) ha emanato un’ordinanza in merito che rimarrà in vigore sino alla fine di marzo 2026.

"Non è una sorpresa"

"Dopo che nelle ultime settimane in Europa, e in particolare in Germania, sono stati registrati diversi focolai di influenza aviaria negli uccelli selvatici, il caso confermato in Svizzera non è una sorpresa", scrive l'Usav. A seguito di questo episodio, "sono state allestite zone di osservazione in base alla nuova ordinanza dell’Usav. Attualmente queste comprendono, in una fascia larga tre chilometri, le rive del Lago di Bienne (incluso lo Zihlkanal), del Lago di Morat e del Lago di Neuchâtel (incluso il Canale della Broye). In queste zone "i detentori di pollame con 50 o più animali devono in particolare garantire che i loro animali non vengano a contatto con uccelli selvatici e attuare le misure di biosicurezza previste dall’ordinanza. Tra queste misure figurano, ad esempio la separazione nella detenzione di polli, anatre, oche e ratiti; le restrizioni di accesso e le misure igieniche durante i lavori nelle stalle".

I sintomi

Gli avicoltori "devono prestare attenzione ai segni di malattia e, in caso di sospetto, informare immediatamente il veterinario. I possibili segnali di un’infezione comprendono difficoltà respiratorie, gonfiori nella regione della testa, un netto calo nella produzione di uova, gusci sottili o assenti e un aumento del tasso di mortalità. Gli animali appaiono spesso apatici o letargici; nei volatili acquatici, tuttavia, i sintomi possono essere poco evidenti". Inoltre, "una rigorosa biosicurezza rimane, in tutto il Paese, la protezione più efficace contro l’influenza aviaria. Anche al di fuori delle zone interessate è importante rispettare le misure igieniche e le aziende detentrici di pollame, siano esse commerciali o private, devono essere registrate presso le autorità cantonali competenti"

"Non toccate gli uccelli morti"

La popolazione "è invitata a non toccare gli uccelli selvatici morti o malati e a segnalare tali ritrovamenti al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario cantonale. La trasmissione del virus dell’influenza aviaria all’essere umano è estremamente rara e finora è stata osservata solo in singoli casi, dopo un contatto stretto e non protetto con pollame infetto. I prodotti avicoli, come la carne di pollo e le uova, possono continuare a essere consumati senza timore".