
Un caso di bracconaggio ai danni di una lince è avvenuto nel territorio di La Roche, nella regione della Gruyère (FR). Si tratta di una femmina di otto anni, nominata B606, ritrovata morta il 17 ottobre, con delle ferite compatibili all'impatto di proiettili.
La conferma dell'autopsia
La carcassa è stata ritrovata da un guardiacaccia in seguito all'informazione di una terza persona. Come riporta un comunicato odierno del Service des forêts et de la nature (il Servizio forestale e e per la natura del Canton Friburgo), l'autopsia ha confermato che il decesso è avvenuto a causa del bracconaggio, da sette a nove settimane prima del ritrovamento. L'animale presentava delle mammelle ben sviluppate, ciò che, secondo il servizio forestale, è segno che la femmina aveva partorito uno o più cuccioli quest'anno, le cui possibilità di sopravvivenza vengono valutate come molto deboli.
Aperta un'inchiesta
Sono state rilevate delle ferite da arma da fuoco sulle zampe del predatore selvatico. Secondo le normative in vigore, è stato immediatamente trasferito al Centro di medicina per i pesci e gli animali selvatici di Berna per l'autopsia. Un'inchiesta è inoltre stata aperta per rintracciare l'autore dello sparo ed è stato lanciato un appello a eventuali testimoni. La caccia alla lince è rigorosamente vietata dalla legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici. Chi commette bracconaggio ai danni di una lince rischia una pena detentiva o una sanzione pecuniaria di diverse migliaia di franchi.
