Il Consiglio degli Stati ha deciso oggi di riunire in un unico decreto federale il rinnovo dell'accordo di libera circolazione delle persone con l'Unione europea e la sua estensione a Romania e Bulgaria. Con 29 voti contro 13, la Camera dei cantoni riunita in sessione speciale, contrariamente al governo, ha così seguito l'opinione della maggioranza della sua commissione di politica estera, secondo cui l'Ue non accetterebbe una discriminazione dei suoi Stati membri. Il Consiglio nazionale si esprimerà in giugno. Il presidente della commissione Dick Marty ha sostenuto l'opinione della maggioranza: "Non è assolutamente possibile scegliere tra una libera circolazione coi 25 o coi 27", ha detto Marty basandosi sul principio di non discriminazione vigente nell'UE. Qualora la Svizzera non dovesse estendere l'accordo a Bulgaria e Romania - ha aggiunto - questi due Stati ostacolebbero le relazioni tra Svizzera e UE ogni qual volta sia richiesta l'unanimità. Sabato scorso l'ex consigliere federale Christoph Blocher, all'assemblea annuale dell'Associazione per una Svizzera neutrale e indipendente, aveva definito "una porcata" la decisione della commissione esteri di riunire le due questioni in un solo "pacchetto". A suo avviso il popolo viene così gabbato, non potendo dare due risposte distinte a due domande distinte. ATS

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