Profitti illegali
L'ex Ceo di Raiffeisen è ancora indagato, ma la procedura è vicina all'archiviazione
screenshot video
screenshot video
Keystone-ats
2 anni fa
Pierin Vincenz è già stato condannato nell'aprile dello scorso anno, ma le autorità stanno indagando per alcune operazioni risalenti al 2014, con le quali l'ex Ceo potrebbe essersi arricchito approfittando di un aumento di capitale dell'azienda Leonteq.

La procura di Zurigo sta effettivamente indagando su alcune operazioni dell'ex CEO di Raiffeisen, Pierin Vincenz, svolte nel 2014 per appurare se sono stati commessi reati. È quanto riferito a Keystone-ATS dalle autorità zurighesi, secondo cui tuttavia il procedimento starebbe per essere archiviato. Le indagini, stando alla SonntagsZeitung, si concentrano su un aumento di capitale dell'azienda Leonteq. Vi è il sospetto che Vincenz, assieme a un'altra persona, abbiano approfittato segretamente dell'operazione per arricchirsi.

La condanna

Per la cronaca, il 13 aprile 2022, il Tribunale distrettuale aveva condannato Pierin Vincenz a tre anni e 9 mesi di detenzione da scontare. Beat Stocker, ex socio in affari di Vincenz ed ex direttore della società di carte di credito Aduno (ora Viseca) è stato a sua volta condannato a quattro anni di detenzione, pure da scontare. L'ex Ceo di Raiffeisen è stato riconosciuto colpevole di ripetuta appropriazione indebita, ripetuta amministrazione infedele, falsità in documenti, truffa, tentata truffa e corruzione passiva. La sentenza di primo grado, contro la quale sia Vincenz che la stessa Raiffeisen hanno presentato ricorso, obbliga inoltre i due imputati principali a restituire 2,6 milioni di franchi (1,3 milioni ciascuno) a una società da loro danneggiata.

Profitti multimilionari

I due ex soci in affari sono stati accusati di aver realizzato profitti illegali milionari (9 milioni per Vincenz e 16 milioni per Stocker) attraverso partecipazioni segrete che detenevano in quattro società poi rilevate dalla banca Raiffeisen e da Aduno. Pierin Vincenz era inoltre accusato di aver accollato a Raiffeisen più di mezzo milione di franchi di spese per visite in locali a luci rosse e viaggi privati.

Condannati altre cinque persone

Il processo aveva visto alla sbarra anche cinque coimputati accusati di aver aiutato Vincenz e Stocker nelle loro transazioni illegali: tre di loro sono stati condannati a pene pecuniarie sospese, uno è stato assolto e un caso è stato archiviato a causa delle cattive condizioni di salute dell'imputato, che è nel frattempo deceduto.