
I costi amministrativi del sistema sanitario svizzero sono fuori controllo. A lanciare l'allarme è il presidente dell'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM), Arnaud Perrier, secondo cui bisognerebbe risparmiare in tutto quello che riguarda la documentazione dei pazienti. Un quarto della popolazione rinuncia alle cure mediche per motivi economici. "Siamo costosi, ma non troppo", ha sostenuto Perrier in un'intervista concessa oggi ai giornali del gruppo CH Media. In compenso, le spese amministrative stanno aumentando senza freni. Stando al presidente dell'ASSM, presentare una documentazione efficace dovrebbe essere una parte obbligatoria della formazione medica. "Un risultato chiaro di una TAC non ha bisogno di un romanzo", ha aggiunto, indicando nelle cartelle elettroniche e nell'intelligenza artificiale degli strumenti in grado di ottimizzare il lavoro. Entrambe potrebbero infatti aiutare i medici nella lunga procedura di presentazione delle richieste di rimborso alle casse malati.
"Prolungare gli orari di apertura degli studi medici"
Il presidente dell'ASSM lamenta inoltre il fatto che molte persone si recano al pronto soccorso nei fine settimana, quando potrebbero aspettare fino al lunedì per una visita. Perrier ritiene quindi che gli orari di apertura degli studi medici debbano venire prolungati per sgravare i servizi d'urgenza. L'assistenza di base dovrebbe essere facilmente accessibile anche la mattina presto, la sera tardi e nei week-end per alleviare questa pressione, ha suggerito l'esperto, precisando che i medici disponibili al di fuori del normale orario d'ufficio andrebbero adeguatamente retribuiti.
